L’origine del poker, così come lo conosciamo oggi, rimane avvolta nel mistero. Non è chiaro dove, quando e come sia nato, ma gli storici concordano che alcune sue forme embrionali risalgano a diversi secoli fa. Una teoria piuttosto accreditata indica nel gioco persiano âs nas, risalente al XVII secolo, uno degli antenati più vicini al poker moderno. Si giocava con un mazzo ridotto e regole basilari che coinvolgevano scommesse e bluff, elementi essenziali anche nel poker odierno.
Si ritiene che l’âs nas sia arrivato negli Stati Uniti attraverso New Orleans, nella seconda metà del XVIII secolo. Secondo un documento del 1829 redatto dall’attore e avventuriero britannico Joseph Crowell, in quel periodo a New Orleans era in voga un gioco per 4 partecipanti, i quali cercavano di realizzare la combinazione più alta usando un mazzo di 20 carte. A introdurlo sarebbero stati forse alcuni marinai persiani arrivati in città, oppure i soldati francesi di ritorno dalle campagna militari in Persia.
In ogni caso, l’Europa ha avuto un ruolo cruciale nella storia del poker. La Francia in particolare, giacché la parola “poker” deriva probabilmente dal termine francese poque, cioè “ingannare”. Esiste anche una correlazione con il termine tedesco pochen, affine sia nel suono che nel significato. Tra il XVI e il XVII secolo, forme primitive di poker circolavano in entrambi i Paesi, dove il bluff e la strategia erano elementi fondamentali.
Anche l’Italia ha dato il suo contributo. Nello stesso periodo era diffuso lo zarro, un gioco in cui la mistificazione e l’inganno erano centrali per vincere. Questo gioco è stato immortalato da Caravaggio nel celebre dipinto I bari, che mostra come il bluff fosse una pratica comune anche nei giochi di carte dell’epoca.
Quando si parla di Texas Hold’Em, invece, non ci sono molti dubbi sulla sua origine: gli Stati Uniti. Più precisamente, questo formato di poker sarebbe nato nella città di Robstown, Texas, nei primi anni del 1900. Almeno così ha sentenziato il Parlamento del Texas nel 2007, basandosi sulla “tradizione” che però non è una fonte storica ufficiale. Il dubbio quindi è lecito, mentre è assodato che il Texas Hold’em sia oggi la forma di poker americano più giocata nel mondo.
Nel corso del XIX e XX secolo, il poker ha iniziato a diffondersi rapidamente negli Stati Uniti. Un contributo significativo è arrivato durante la Guerra di Secessione, quando i soldati utilizzavano il poker come passatempo nei momenti di pausa. Questo ha portato a una maggiore uniformità delle regole tra le diverse varianti, come lo stud poker, il draw poker e il community card poker, quest’ultimo diventato il formato del Texas Hold’Em dell’Omaha. Dagli Stati Uniti, il poker (moderno) ha poi fatto il suo ingresso in Europa, grazie ai militari americani impegnati durante le due Guerre Mondiali.
Un altro aspetto interessante riguarda l’evoluzione delle carte da gioco. Durante la diffusione del poker negli Stati Uniti, erano già in uso le carte francesi, con semi e figure simili a quelle moderne. Tuttavia, le prime carte da gioco si pensa siano nate in Cina, nel IX secolo. Questi mazzi rudimentali si sovrapponevano ad altri giochi basati su tessere, come il domino e il mahjong, che utilizzavano numeri, simboli e semi diversi.
Le carte da gioco hanno poi viaggiato dall’Asia all’Europa, passando per l’India, la Persia, l’Egitto e altri Paesi. Qui sono state rielaborate in forme “nobiliari”, fino ad arrivare a quelle che utilizziamo ancora oggi. Ad esempio, in Germania, i mazzi includevano quattro figure di corte: re, regine, “ober knaves” (i fanti superiori) e “unter knaves” (i fanti inferiori).
Anche i semi hanno subito un’evoluzione. Nei mazzi tedeschi si trovavano ghiande, campane e foglie, oltre ai cuori. In Italia, invece, c’erano (e ci sono tuttora) coppe, denari, spade e bastoni. Lo schema attuale con fiori, quadri, cuori e picche è di origine francese e risale circa al 1500.
Questo ci porta a una conclusione. Nonostante oggi il poker sia associato agli Stati Uniti, il contributo francese è stato fondamentale nella sua evoluzione, e il gioco deve molto alle numerose influenze culturali e storiche provenienti dal Vecchio Continente.