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Astori, capitano per sempre: il ricordo a cinque anni dalla scomparsa

Redazione
Astori, capitano per sempre: il ricordo a cinque anni dalla scomparsaDAZN

Tra le giornate più nere nella storia della Serie A, quel 4 marzo 2018 difficilmente sarà dimenticato dagli appassionati di tutta Italia.

Davide Astori è scomparso cinque anni fa: in una notte di marzo, il difensore e allora capitano della Fiorentina aveva lasciato tutti impietriti, forse nel momento migliore della sua carriera e della sua vita.

A cinque anni da quella improvvisa quanto terribile scomparsa, il ricordo di Astori non è mai mancato: quello dei suoi ultimi tifosi a Firenze, quello dei dirigenti che l’hanno accompagnato nella sua crescita, quello degli allenatori che l’hanno avuto a disposizione. E soprattutto quello dei compagni, per cui Davide è stato un capitano anche quando la fascia al braccio ancora non c’era.

Davide Astori

Gli inizi della carriera

Astori era nato a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo, il 7 gennaio 1987. Da difensore centrale ha iniziato a giocare nel Ponte San Pietro, squadra satellite del Milan. Viene integrato proprio alla Primavera milanista fino alla stagione 2005-2006. Poi i primi prestiti in giro per l’Italia: Pizzighettone e Cremonese  in Serie C1, dove scopre il mondo dei professionisti, si fa le ossa, certifica quelle qualità che poi ne faranno un punto fermo in Serie A e anche in nazionale.

Il Cagliari di Astori

Nell'estate 2008 viene acquistato in comproprietà dal Cagliari che lo fa esordire in serie A il 14 settembre 2008, a 21 anni, nella partita contro il Siena. È l’inizio di una storia bellissima durata sei anni. Nell'estate del 2009 viene rinnovata la comproprietà con il Milan e Astori, complice l'addio di Diego López, diventa titolare della formazione cagliaritana: in quella stagione arriva il primo gol in Serie A proprio contro quella Fiorentina che poi diventerà casa sua.

L’arrivo dell’azzurro

È proprio a Cagliari che si guadagna la nazionale. Il primo a dargli una chance è Cesare Prandelli:  il 29 marzo 2011, a 24 anni, nell'amichevole Ucraina-Italia (0-2) si prende la prima presenza sostituendo Giorgio Chiellini. Ma si fa espellere per due ammonizioni. Un elemento ricorrente nella carriera di Astori, quella voglia di strafare che spesso ha dovuto imparare a governare.

Con la nazionale non giocherà EuropeiMondiali - sempre escluso a un passo dalle qualificazioni - ma un tassello importante lo mette alla Confederations Cup del 2013 in Brasile: segna il suo unico gol con l’Italia, il primo in nazionale per un calciatore del Cagliari dai tempi di Riva.

Davide Astori

Roma e Firenze

Il 24 luglio 2014 viene ufficializzato il passaggio in prestito alla Roma, Si fa ben volere da tutti, si guadagna il posto in campionato e esordisce in Champions, ma il giallorosso dura poco. Appena una stagione. L’estate successiva non viene riscattato e bussa alla sua porta la Fiorentina: si fa subito notare, scala le gerarchie e fine stagione viene riscattato per 5 milioni dal Cagliari. A Firenze diventa un punto di riferimento e quando Gonzalo Rodriguez va via, nell’estate del 2017, nessuno ha dubbi: la fascia passa sul suo braccio. Sarà l’ultima che indosserà, Davide, prima di quella terribile notte del 4 marzo 2018.

Il ricordo

Da quel giorno, Firenze non ha mai smesso di ricordare il suo “capitano per sempre”. Per settimane, l’omaggio della piazza al calciatore è stato perpetuo e negli anni i tifosi hanno sempre ricordato Astori allo stadio omaggiandolo nel minuto che era anche il suo numero di maglia. Negli anni, tante sono le iniziative in suo nome: raccolte di fondi, progetti umanitari, fino alla nascita di una Associazione che porta il suo nome. Nel quinto anniversario della sua scomparsa si giocherà al Franchi Fiorentina-Milan, con il ritorno a Firenze di Pioli, che in quel maledetto 4 marzo 2018 era allenatore dei viola. Un incrocio del calendario che è l’ennesimo motivo di ricorso per Astori, il capitano per sempre di tutti.

Il messaggio del Milan

"Non sei più con noi ma continui a vivere nei nostri cuori. Un ricordo, il tuo, che non svanisce. Ciao Davide", ha scritto il Milan sui social condividendo nel giorno dell'anniversario una foto del difensore scomparso ormai cinque anni fa.

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Il messaggio di Stefano Pioli e l'iniziativa benefica

Il 4 marzo 2023, nel giorno del quinto anniversario dalla morte di Davide Astori si giocherà Fiorentina-Milan in Serie A TIM. Sulla panchina rossonera siede Stefano Pioli, all'epoca dei fatti allenatore della Fiorentina e pienamente coinvolto emotivamente nella vicenda.

L'Associazione Davide Astori ha organizzato, prima della gara, una raccolta fondi per cui si è schierato in prima persona anche Stefano Pioli,

Queste le parole di mister Pioli, pubblicate dal profilo Instagram dell'Associazione: "La sofferenza di una perdita può essere mitigata se viene inserita in una bella storia. La nascita dell'Associazione di Davide ci permette di aggiungere un nuovo capitolo dove al centro di tutto c'è una persona straordinaria e indimenticabile. Un capitano di sentimenti autentici e unici. Oggi abbiamo una grande opportunità: trasformare il dolore per l'assenza di Davide in azioni buone, come avrebbe fatto lui. Per questo è importante sostenere l'associazione di Davide Astori con delle donazioni. Per sempre con Davide".