Una vittoria da grande squadra quella del Bologna. Contro il Cagliari i ragazzi di Mihajlovic hanno interpretato benissimo la partita, avendo tanta pazienza sia nell'aspettare il momento giusto per sbloccare la gara sia nella gestione del vantaggio prima del 2-0 nell'ultimo minuto del match.
E il 2-0 lo segna quel ragazzone in attacco che tanto ha fatto impaurire gli italiani durante gli ultimi europei: Marko Arnautovic che, però, non ha solo siglato il suo 4º gol in campionato ma ha completamente deciso la partita, proprio come fanno i veri trascinatori.
Marko, il leader
Leadership tecnica e psicologica, Arnautovic ha dimostrato di essere la vera arma in più di questo Bologna. L'aveva detto più volte Mihajlovic nella passata stagione che avrebbe voluto un vero "numero 9" e l'austriaco non ha fatto rimpiangere al suo allenatore nemmeno una parola spesa per assecondare le sue necessità.
Contro il Cagliari, prima ancora del gol del 2-0, Arnautovic si è reso protagonista di un gesto tecnico non da tutti: Medel lo cerca con una palla lunga, lui accorcia incontro alla palla e fa scorrere il pallone con una finta che inganna tutta la difesa del Cagliari e libera De Silvestri che solo contro Cragno non può sbagliare.
Una giocata da grande calciatore, forte della sua esperienza e di un bagaglio tecnico davvero esagerato. E la freddezza con cui chiude la gara nel finale è sinonimo di un attaccante che di certo non si spaventa davanti ad un occasione del genere: grande giocata di Sansone che serve l'austriaco in profondità e lo lancia verso il 2-0 che fa da dolce preludio a "L'anno che verrà" del maestro Lucio Dalla, lanciata ad esaltare ancor di più l'atmosfera del Dall'Ara.
Fattore casa
Cagliari, ora è davvero dura
Una situazione pesante, difficile da gestire anche per un allenatore esperto come Mazzarri. Quando con una squadra del genere ti ritrovi a occupare l'ultima casella della classifica della Serie A TIM non è facile uscirne, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Non è servita la scossa del cambio allenatore al Cagliari, ne serve un'altra e riguarda probabilmente l'aspetto mentale della squadra. Di cosa c'è bisogno? Di una vittoria, ovviamente, anche perché un piccolo passo in avanti con Mazzarri il Cagliari l'aveva fatto con il pari contro il Venezia e la vittoria con la Sampdoria.
Poi, però, altre 3 sconfitte consecutive con Fiorentina, Roma e Bologna. Nella 12ª giornata di Serie A TIM, tra l'altro, l'avversario del Cagliari non sarà per niente comodo da affrontare, soprattutto in questo momento: all'Unipol Domus Arena ci sarà l'Atalanta, anch'essa bisognosa di trovare la continuità per ambire in alto.
Insomma, il Cagliari sembra non intraveredere la luce ma quella, a volte, spunta proprio quando meno ce lo si aspetta, ma bisogna pur sempre meritarla.