La Serie A TIM ha accolto un'altra novità tecnologica che sta dando una mano alla squadra arbitrale per decretare con facilità la posizione di fuorigioco: il fuorigioco semiautomatico, un misto tra sensori e intelligenza artificiale, che rileva l'offside.
La Serie A TIM - come già accaduto ai tempi per il VAR - è uno dei primi campionati ad utlizzare questa novità, già testata offline in qualche partita ufficiale tra Champions League e Supercoppa europea e protagonista ai Mondiali 2022.
La sperimentazione in Italia
La sperimentazione del fuorigioco semiautomatico in Italia è partita praticamente all'inizio di questa stagione in Serie A TIM - ha spiegato Luca Marelli -, approfittando in pratica del fatto che negli stadi delle squadre che giocano la Champions League, dove questa tecnologia è in fase di test, sono state installate le 12 telecamere in più necessarie al funzionamento del sistema.
Telecamere aggiuntive senza zoom
Anche gli altri stadi di Serie A TIM - ha rivelato Marelli - hanno installato la tecnologia necessaria che consta di 12 telecamere aggiuntive, ma ne basterebbero 10, ad altissima definizione.
Telecamere fisse che puntano un determinato punto del terreno di gioco senza poter essere nemmeno zoomate.
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Quando è stato introdotto
Il momento è arrivato e il fuorigioco automatico ha debuttato in Supercoppa italiana, mentre il 27 gennaio 2023 in Serie A TIM.
Come funziona il SOAT
Il SOAT è l'acronimo con il quale viene chiamato il fuorigioco semiautomatico.
Questo sistema consente di tracciare la posizione di tutti i calciatori in campo in ogni istante con una frequenza di 50 frame al secondo (fonte AGI). Anche il pallone viene tracciato in ogni secondo permettendo così la valutazione semiautomatica della situazione in qualsiasi istante.
La tecnologia sarà in grado di posizionare in ogni momento calciatori e pallone in modo tale da identificare un giocatore in fuorigioco nel momento esatto in cui tale posizione risulti attiva.
Il tracciamento
Il sistema integrato si basa sull'identificazione in tempo reale di 29 punti del corpo di ogni giocatore (braccia escluse, visto che non possono essere usate) e questi consentiranno di tracciare le linee dell'offside con una nuova grafica con rappresentazione tridimensionale con un margine di errore tendente allo zero, con una discrepanza di massimo 3-5 centimetri.
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Cosa cambia in partita
Nella sostanza per la valutazione del fuorigioco cambia pochissimo, sostiene Luca Marelli.
- L'attesa per la valutazione della posizione di un fuorigioco oggettivo diminuisce drasticamente;
- La valutazione è ancora più precisa.
Il ruolo dell'arbitro
Il fuorigioco resta semi-automatico perché per quanto riguarda la valutazione dell'offside geografico, ovvero la questione attivo/passivo, servirà sempre la componente umana ed è dunque l'arbitro a valutare in quel caso la punibilità o meno della posizione di un calciatore.
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La precisione
Dal punto di vista della precisione, invece, secondo Luca Marelli bisogna aspettarsi un numero maggiore di reti annullate per fuorigioco di centimetri che con l'attuale tecnologia (cross air) sfuggivano (margine di errore di 15 centimetri).
Il nuovo fuorigioco che sta studiando la FIFA
Il minor numero di gol convalidati, però, va in contrasto con la visione della FIFA di favorire il gioco offensivo. Per questo motivo la Federazione starebbe valutando di rivedere la regola del fuorigioco e di considerare in gioco un attaccante che abbia almeno una parte del corpo buona per segnare in posizione regolare: l'opposto della regola odierna, che prevede l’offside quando almeno una parte del corpo sia in posizione irregolare.