Un Genoa così attivo e grintoso i tifosi rossoblù non lo ricordavano da molto. La mano del nuovo tecnico, Alexander Blessin è stata fin da subito visibile fin dall'esordio in Serie A TIM al Ferraris contro l'Udinese.
Pur con una partita completamente condotta all'attacco, anche in inferiorità numerica dopo l'espulsione di Cambiaso nella ripresa, i limiti del Grifone non sono stati superati: nessun gol in casa per la sesta partita consecutiva, ma contro i friulani le occasioni non sono mancate - a differenza del recente passato.
Con l'attitudine mostrata all'esordio e con i rinforzi giusti il Genoa può ancora sperare nella salvezza, magari iniziando dal ritrovare il successo davanti al proprio pubblico che in questa Serie A TIM non è ancora arrivato.
Le novità tattiche di Blessin
Il suo annuncio è arrivato a sorpresa a metà settimana, strappato al club belga dell'Oostende dietro indennizzo, intorno al nome di Blessin c'era grande curiosità e interesse. Un modulo nuovo e l'interpretazione del calcio del tecnico tedesco sono tutte da scoprire e, nonostante lo 0-0 contro l'Udinese, l'esordio è stato positivo.
Un modulo nuovo: 4-3-3
Niente difesa a tre e spazio alla linea difensiva formata da quattro giocatori con Vasquez riadattato terzino sinistro.
La verà novità rispetto alle ultime gestioni è stato il tridente schierato fin dal primo minuto con Destro al centro dell'attacco affiancato da Yeboah ed Ekuban.
Gegenpressing e profondità
Dal punto di vista tattico - numeri a parte - è cambiato il modo di giocare del Genoa, più aggressivo, veloce e pronto a sfruttare la profondità con gli esterni d'attacco per liberare spazio agli inserimenti delle mezzali.
Non è un caso che le occasioni più importanti non siano capitate al centravanti di turno, Destro prima e Caicedo poi, bensì proprio alle ali o al centrocampista d'inserimento: Ekuban e Yeboah prima, Portanova poi con la chance più ghiotta di tutto il match.
Com'è andato l'esordio?
Il Genoa ammirato contro l'Udinese, nonostante lo 0-0 finale, ha impressionato per intensità e condizione fisica. Uno stacco netto rispetto alle ultime partite in cui la squadra sembrava in riserva, testimonianza del fatto che una scossa all'ambiente era quello che serviva.
Il modulo nuovo, passato al 4-3-3, ha rimescolato carte e gerarchie nella rosa del Genoa portando anche giocatori meno protagonisti fino a questo momento a dare qualcosa in più per prendersi un ruolo da protagonista nel finale di stagione.
Tante le occasioni non sfruttate, soprattutto da Yeboah nel primo tempo con uno stop sbagliato davanti al portiere e con Portanova nella ripresa, impreciso nella conclusione.
Arrivano i rinforzi
Con i rinforzi giusti il Genoa può ancora ambire alla rimonta salvezza. Anche in una partita a lunghi tratti dominata come contro l'Udinese, la squadra rossoblù ha confermato la leggerezza offensiva dei suoi effettivi.
Il giovane Yeboah, acquisto di gennaio, ha dato brio alle azioni d'attacco ma peccando di precisione e cinismo negli ultimi metri. Bene Hefti da terzino in attesa di ammirare Calafiori a sinistra e Odigard in difesa.
Le trattative del Genoa
Proprio nel reparto d'attacco il Genoa sta cercando rinforzi e lo sguardo è rivolto verso Bergamo. Miranchuk e Piccoli sono due nomi caldi, ma vista l'emergenza in casa Atalanta sono trattative ancora lunghe. Piace anche Amiri, centrocampista offensivo del Leverkusen.