Ha salutato con le lacrime agli occhi quella che è stata casa sua per 13 anni: Teun Koopmeiners ha abbracciato "a distanza" sotto la curva i tifosi dell'AZ, da capitano, dopo la vittoria contro l'Heerenveen per 3-1.
Lui, che non ha indossato mai altre maglie (cresciuto nelle stesse giovanili dell'Alkmaar), è il nuovo asso nello scacchiere di Gasperini. Nato difensore, evolutosi come centrocampista, è capace di ricoprire più zone del campo con enorme facilità.
Chi è Teun Koopmeiners
Basterebbe il nome per dire tutto. Teun, letteralmente "colui che combatte", è nato a Castricum il 28 febbraio 1998. Nell'AZ prima l'Under 19 (28 presenze e 1 gol), poi l'Under 21 (3 gol in 25 presenze) e poi l'esordio in prima squadra l'1 ottobre 2017, con cui ha collezionato 154 gettoni, 43 gol e 17 assist. L'olandese non si è mai mosso da quella che è lettarlmente casa, dove è diventato autentico simbolo della squadra, fino al trasferimento di oggi, a Bergamo.
Una crescita continua culminata nell'ottobre 2020 con l'esordio in nazionale orange nel k.o. contro il Messico per 1-0. Poi la convocazione a Euro2020 dove però non ha trovato mai spazio anche "per colpa" di un suo nuovo compagno di squadra: De Roon. Lui che, sicuramente, gli avrà parlato benissimo di Bergamo e della Dea...
Nel 3-4-1-2 da mediano o da difensore
Nelle gerarchie "Koop" parte proprio come sostituto di De Roon, anche se in termini tecnici il classe '98 è decisamente superiore. Già nel post gara nell'ultima in Eredivisie il neo acquisto atalantino si è detto disponibile a un utilizzo su più fronti.
Una duttilità unica, merito anche dell'incontro con il mister John van den Broom, colui che ha scelto di metterlo al centro del campo qualche anno fa e affidargli le chiavi di un'intera squadra.
Toccherà a Gasperini scegliere se usarlo nel cuore del suo scacchiere, accanto a Freuler o allo stesso De Roon, o se testarlo nei tre di difesa, in quel ruolo dove la sua vita sportiva è cominciata.
I calci piazzati con papà
Oltre a saper gestire il gioco Teun ha un'arma in più rispetto ai suoi colleghi di reparto, per lo meno rispetto alla media: i calci piazzati. 31 rigori trasformati in carriera su 36 tentativi e una ottima capacità di calciare le punizioni.
Il segreto? Gli allenamenti con il padre Remco, che da piccolo lo piazzava sul dischetto per una quantità spropositata di penalty. Doti su cui Gasperini dovrà riflettere e tenere a mente: più margini di gol o più necessità di impostazione dalla retroguardia?
Tutto pronto per la vita in nerazzurro
14 i milioni spesi dall'Atalanta (più un riconoscimento del 10% sulla futura vendita all'AZ Alkmaar) per assicurarsi questo talento. Un quadriennale con opzione per il quinto che, per un giocatore che ha già giocato 14 gare di Europa League, 9 di qualificazione alla stessa competizione e due di qualificazione alla Champions, sembrano un ottimo investimento.
Teun è pronto a unirsi al gruppo olandese di Bergamo e fare faville. Ma solo al rientro della sosta: ora c'è l'Olanda da onorare prima dell'inizio di questa nuova avventura.