Siamo nati per correre, crescere e riadattarci tra prove e conferme, ritorni e mutamenti.
Max Allegri torna alla Juventus per riportarla in vetta.
Il Milan, tornato alla sua natura vincente, deve invece migliorare confermandosi.
L’Inter riparte da Simone Inzaghi, che eredita la nuova leadership del campionato da Conte.
La Roma ha scelto l’arte di José Mourinho e la Lazio inversamente il dogma di Maurizio Sarri.
Napoli non si visita, si vive, e Spalletti non passerà inosservato.
Per tutti “cambiare squadra” vuol dire mettersi in discussione. È uno stimolo per dimostrare le ragioni di una scelta. È una spinta a migliorarsi. Non è sempre ripartire da capo, anche se credo nel valore del tempo.
Come quando, uscendo dal campo, ho imparato a gestire il distacco da ciò che ho fatto per vent’anni: misurando la mia nuova realtà nei giorni del cambiamento, tarare i miei progressi da “veterano” del calcio - perché in fondo un po’ calciatore mi sentirò per sempre - in un confronto ordinario con la vita.
Come il mio primo respiro di Milan, perché se chiudo gli occhi ricordo ancora tutto di quel giorno, del primo allenamento, del profumo dell’erba. Un giorno che ancora mi sento addosso: una linfa vitale su cui fondare la costruzione di una carriera.
Nuova squadra, nuove responsabilità
Quando giocavo, ero co-protagonista di un magnifico spazio emozionale.
Oggi ho il dovere di emozionare, raccontando le azioni dei protagonisti.
Da bordocampo ho anche nuove responsabilità: essere rispettoso con i miei ex-colleghi ed ex-allenatori; essere obiettivo con tutti. Il tempo mi dirà quale parte dell’opera sarà stata la più difficile: se farla o descriverla.
Non ricomincio da capo, ma DAZN è il mio nuovo inizio.
Tutti noi stiamo vivendo una rinascita e il calcio, che mai come oggi scorre nelle vene della società, rinasce col suo pubblico. Un pubblico che d’estate, dalle strade gremite di notte per il trionfo dell’Italia agli Europei, è pronto a tornare negli stadi.
Ora ce lo diciamo: il calcio senza tifosi è stato un altro sport. Ora ce la facciamo: Come on up for the rising, Come on up for the rising tonight. Sotto i cieli di Bruce Springsteen c’è sempre una rivelazione. Come un colpo di testa dritto al cuore.