Prima le firme, in attesa del closing. Ma il Milan è già di Gerry Cardinale, il vertice del fondo USA che ha di fatto la governance del club rossonero. Nei prossimi giorni Cardinale sarà a Milano, dove aveva già avuto la possibilità di assistere ai festeggiamenti per la vittoria dello scudetto.
Il rientro sarà ben più formale di una foto in piazza Duomo, in un tripudio di milanismo: l'agenda è parecchio fitta, e va dalla conferma del vecchio management fino alla situazione relativa al nuovo stadio. Da quanto emerso, RedBird prosguirà con una strategia sostenibile.
Oltre all'offerta da un miliardo e trecento milioni di euro (che potranno salire, in base ai bonus), è stato questo elemento a convincere Elliot, che resta con una quota di minoranza all'interno del club.
Chi è Gerry Cardinale e cos'è la RedBird
Il Milan aveva ricevuto un'offerta anche da un fondo del Bahrain, ma l'esperienza in materia sportiva ha fatto schizzare immediatamente le quotazioni di Cardinale. Il motivo risiede in particolare nei venti miliardi di dollari di valore delle sue proprietà sportive.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, negli ultimi cinque anni RedBird ha investito in più di venti attività legate allo sport, dalla NFL al baseball con i New York Yankees, passando per il calcio europeo.
Cardinale ha infatti acquistato il Tolosa, riportato in Ligue1, ed è inoltre socio di Fenway Sports Group, con quote dei Boston Red Sox e del Liverpool. Insomma: mani sicure. E soprattutto con molta disponibilità economica, a prescindere dal progetto sostenibile.