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Tennis

Bercy, Atp Finals e Coppa Davis: così Sinner si prepara allo sprint finale

Lorenzo Topello
Bercy, Atp Finals e Coppa Davis: così Sinner si prepara allo sprint finaleN/A
Assente in Cina, Cahill è arrivato a Montecarlo per curare la preparazione di Jannik: si darà il cambio con Vagnozzi per la preparazione degli ultimi impegni del numero 1

La sinfonia di Jannik Sinner funziona perché i direttori d’orchestra possono convivere, alternarsi, completarsi. Anche alla vigilia di un novembre fra i più caldi di sempre. Quello che proietta l’azzurro verso il doppio appuntamento delle Finals di Torino e la Coppa Davis a Malaga, per mettere gli ultimi due punti esclamativi alla stagione, a livello individuale e di squadra. Ecco, i direttori d’orchestra ora si danno il cambio: in vista di Parigi-Bercy, ultimo Masters 1000 prima del doppio impegno di cui sopra, arriva Darren Cahill. Sarà lui, al posto di Simone Vagnozzi, a preparare nel buen retiro di Montecarlo Jannik: gli ultimi giorni per caricare ancora le batterie, poi (molto probabilmente venerdì) l’arrivo nella capitale francese. 

Dopo l’ultimo periodo trascorso ad Adelaide, Cahill è sbarcato nel Principato pubblicando subito alcuni scatti sui suoi profili social. Ed è stato immediatamente circondato dall’affetto dei fan di Sinner, nei commenti. Tanta riconoscenza per il lavoro dell’australiano che dopo la vittoria allo Us Open non si è preso la scena, ma ha spiegato la vera forza dell’orchestra di Jannik: “Io non sono l’allenatore principale di questa squadra, il coach è Simone Vagnozzi. Ma io sono quello più vecchio e con più esperienza”. Capacità complementari di due tecnici che ora si danno il cambio all’angolo dell’azzurro: Darren, in questi ultimi giorni prima del ritorno in campo, insisterà sulla tenuta mentale durante i momenti topici dell’incontro. Per far sì che Sinner confermi il dato che lo vede come il più granitico del circuito nei punti sotto pressione e ne faccia un punto di forza anche durante le Finals di Torino e la fase finale della Coppa Davis a Malaga. 

Prima, però, l’operazione francese. Spazio all’ultimo Masters 1000, quello di Parigi-Bercy che può ulteriormente esaltare la tenuta di Jannik sul veloce indoor e aumentare il carico di fiducia. Il torneo “fratello minore” del Roland Garros è il goloso obiettivo di chi deve inseguire gli ultimi piazzamenti in vista delle Finals, un pensiero che naturalmente non affolla la mente del numero 1 del mondo che da tempo figura fra i candidati al titolo di Maestro a Torino. Il torneo di Bercy, casomai, rievocherà all’azzurro l’amaro precedente della stagione 2023, quando si ritirò dopo aver chiuso la gara contro McDonald in piena notte. Serviva un pieno di energie fisiche e mentali in vista di novembre e Jannik non deluse le attese. Stavolta l’azzurro non vuole rinunciare a nessun traguardo: si punta al tre su tre.

Fonte: gazzetta.it