Il nuovo processo, i possibili tempi, i precedenti e l’esito incerto. Ecco dieci cose da sapere su Jannik Sinner e il caso Clostebol ancora al centro dell’attenzione.
1 Cosa rischia Sinner dopo il ricorso Wada? La Wada contesta a Jannik il principio di "non colpa e negligenza" accettato in primo grado dall’agenzia per l’integrità del tennis (Itia) attraverso un tribunale indipendente (Sport Resolutions). Se fosse accertata la mancanza di precauzioni, dimostrando che l’atleta era consapevole del rischio e non ha fatto di tutto per evitarlo, Sinner potrebbe essere punito con una sospensione "da uno e due anni".
2 Quando si svolgerà il nuovo “processo”? Normalmente, un appello per una questione doping si risolve in un periodo compreso tra i 3-4 mesi, come nel caso di Maria Sharapova, e l’anno che ci è voluto per una vicenda più complessa come quella di Sara Errani. Il rischio per Sinner è andare a difendere il titolo dell’Australian Open (12-26 gennaio 2025) senza sapere come è andata a finire.
3 Di cosa si occupa il Tas di Losanna? Istituito nel 1984 e riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, il Tribunale di arbitrato sportivo è un organo indipendente che si occupa delle controversie giuridiche, regolamentari e finanziarie in materia di sport. Ne fanno parte 300 arbitri (giuristi o avvocati) provenienti da 87 Paesi. Ogni anno affronta circa 300 casi. Al Tas possono rivolgersi atleti, club, federazioni, organizzatori di eventi sportivi, sponsor o società televisive.
4 Da chi sarà composta la giuria del Tas? Il Collegio arbitrale sarà composto da tre giudici che presiederanno alle varie udienze ed emetteranno il verdetto finale: uno sarà scelto dal Tas, uno dalla Wada e uno verrà nominato da Sinner. Già tre medici esperti e indipendenti dell’Itia (legati proprio alla Wada) hanno stabilito la non colpevolezza di Jannik in primo grado: Jean-François Naud, Xavier de la Torre e David Cowan.
5 A chi tocca l’onere della prova? Tocca alla Wada che ha fatto appello. I suoi esperti dovranno dimostrare che Sinner ha avuto «colpa o negligenza», o contestare la ricostruzione fornita dall’ex preparatore e dall’ex fisioterapista dell’azzurro. Solo su queste basi la sentenza di Sport Resolutions risulterebbe sbagliata.
6 Un’eventuale squalifica sarebbe retroattiva? Nel ricorso alla decisione di primo grado, la Wada ha indicato che la sanzione partirà dal giorno della nuova sentenza. La sanzione, dunque, non sarebbe retroattiva.
7 Cosa può succedere ai punti e ai premi? L’assoluzione piena da parte dell’Itia ha consentito a Sinner di evitare squalifiche e di rinunciare solo a 400 punti Atp e ai premi della semifinale a Indian Wells, pagando una multa di 300mila euro. Anche in caso di squalifica, l’azzurro non verrebbe privato dei risultati ottenuti e dei premi incassati fino al momento del verdetto.
8 In caso di condanna Sinner può opporsi? Il verdetto è inappellabile. Solo per vizi di forma che potrebbero portare all’annullamento della sentenza, e alla ripetizione del processo, ci si può rivolgere al Tribunale federale svizzero.
9 Positività al Clostebol: casi di assoluzione? Josè Palomino, calciatore dell’Atalanta, aveva affidato il cane a un vicino che lo aveva fatto curare con il Clostebol (Veterabol): assolto. Come Matilde Paoletti, tennista, che non poteva sapere del cane dei genitori preso in custodia e curato con Veterabol.
10 Sinner giocherà la Coppa Davis? Sì, finché il Tas non emetterà sentenza al termine dell’arbitrato, Jannik potrà giocare regolarmente tutti i tornei, Davis compresa.
Fonte: Gazzetta.it