Flavio Cobolli fa ormai parte del panorama tennistico italiano dei professionisti e lo scorso ottobre è entrato di diritto nella Top 100 ATP grazie alla finale nel Torneo Challenger di Olbia. Dopo aver rappresentato l'Italia alle Next Gen Finals 2023 insieme a Luca Nardi a Jeddah e aver vinto due titoli nel singolo e due nel doppio all'interno del Circuito Challenger per il classe 2002, allenato da papà Stefano Cobolli, ex tennista, è sceso in campo agli Australian Open. Dopo aver battuto in cinque set il cileno Jarry al primo turno, Cobolli ha battuto anche Kotov. Al terzo turno ha dovuto arrendersi contro De Minaur.
Ora è il turno di essere protagonista al Masters 1000 di Miami, il primo avversario battuto è stato il giapponese Nishioka (1-6, 6-1, 6-4). Al secondo turno dovrà vedersela con il britannico Norrie.
Scopriamo di più sul tennista romano che ha da poco raggiunto Sinner, Musetti, Arnaldi, Sonego e Berrettini tra gli italiani nell'Olimpo del tennis e che ha stupito ad Acapulco, eliminando Felix Auger-Aliassime.
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La carriera di Flavio Cobolli
Gli inizi
Nato a Firenze il 6 maggio 2002 Flavio Cobolli inizia a giocare nell'ITF Junior Circuit nel 2017, a 15 anni, e vince il primo titolo in un torneo di doppio di Grade 5 nell'aprile di quell'anno. Insieme a Lorenzo Musetti e Luca Nardi, nel 2018, partecipa alla Coppa Davis Junior: all'interno della manifestazione vince sei degli otto incontri disputati e l'Italia arriva in semifinale dove viene eliminata dalla Spagna di Carlos Alcaraz, che vincerà poi il torneo. A febbraio dell'anno successivo vince il suo unico titolo in singolare da juniores in un torneo di Grade 1 in Ecuador, mentre al Roland Garros 2019 perde la finale nel doppio juniores in coppia con Dominic Stricker, mentre nel torneo di singolare raggiunge i quarti di finale. A gennaio 2020 raggiunge l'8ª posizione nel ranking mondiale di categoria e nel suo ultimo impegno tra gli juniores, nell'ottobre 2020 al Roland Garros, vince il suo unico torneo di Grade A nella prova di doppio, ancora in coppia con Dominic Stricker. Chiude l'esperienza tra gli juniores con 9 titoli in doppio e 1 in singolare.
L'esordio tra i professionisti 2017-2020
Le prime apparizioni tra i professionisti nel circuito ITF cominciano ad Hammamet nel 2017, con la partecipazione ad un doppio e altri due tornei tunisini nel 2018. Nel 2019 arriva il momento del suo esordio in singolare: a settembre viene sconfitto in due set nella sua prima finale ITF a Santa Margherita di Pula. Nello stesso anno gioca il suo primo match in doppio nel circuito Challenger e viene eliminato al primo turno. Inizia a giocare con continuità tra i professionisti nella parte finale del 2020: ad agosto raggiunge le semifinali in doppio ai Challenger di Todi e di Trieste, mentre a settembre fa la sua prima esperienza nel circuito maggiore partecipando alle qualificazioni del singolare agli Internazionali d'Italia, dove viene subito eliminato da Dominik Koepfer.
Nel 2021 i primi titoli
Nell'aprile 2021 alza il primo trofeo da professionista vincendo in singolare un torneo ITF M15 ad Adalia, battendo in rimonta lo svedese Dragos Nicolae Madaras con il punteggio di 0-6, 6-3, 6-3. Il mese successivo gioca la sua prima finale Challenger a Roma e viene sconfitto al terzo set da Juan Manuel Cerúndolo. Prova di nuovo le qualificazioni agli Internazionali d'Italia e si ritira durante il primo match con Alejandro Davidovich Fokina.
Il debutto in ATP
Esordisce nel circuito ATP il 23 maggio, all'età di 18 anni, al torneo ATP 250 di Parma, grazie ad una Wild-Card. Al primo turno batte il n° 82 del ranking mondiale Marcos Giron al tie-break del terzo set: viene eliminato al secondo da Jan-Lennard Struff, sempre al terzo set. Un paio di mesi dopo gioca la sua seconda finale Challenger a Barletta e viene sconfitto in tre set da Giulio Zeppieri. Il 1º ottobre conquista il suo primo titolo Challenger al torneo di doppio del Murcia Open, in coppia con Raul Brancaccio, battendo in finale gli spagnoli Alberto Barroso Campos e Roberto Carballés Baena con il punteggio di 6-3, 7-6.
A dicembre raggiunge la 203ª posizione nel ranking ATP di singolare, guadagnando 671 posizioni rispetto al piazzamento di inizio anno.
Nel 2022 il primo titolo Challenger
Agli Australian Open del 2022 "Cobbo" si gioca per la prima volta le qualificazioni per uno Slam: supera la wild-card australiana Andrew Harris e Zdeněk Kolář, e viene eliminato al turno decisivo da Tomás Martín Etcheverry. Nello stesso anno esce nelle qualificazioni anche a Rotterdam e Marsiglia. Il primo titolo in singolare nel circuito Challenger arriva a fine marzo, dopo la semifinale giocata a Roseto degli Abruzzi: sulla terra rossa di Zara batte in finale in due set il polacco Daniel Michalski e raggiunge la posizione nº 145 nella classifica mondiale.
La prima volta agli Internazionali d'Italia e al Roland Garros
Ha esordito quest'anno agli Internazionali d'Italia, dopo aver superato le qualificazioni, uscendo al primo turno del tabellone principale contro Arthur Rinderknech. Supera le qualificazioni anche al Roland Garros, dove esce al primo turno in tre set contro la testa di serie numero 1 Carlos Alcaraz.
Roma Garden Open 2023
La scorsa primavera Cobolli ha raggiunto la semifinale dello storico torneo dell’ATP Challenger Tour Roma Garden Open, arrivato quest’anno alla sua 27esima edizione. Sono davvero molti i professionisti che negli ultimi anni hanno battuto i campi in terra rossa del circolo romano in attesa degli Internazionali BNL d’Italia e tra questi tanti i giovani italiani che hanno avuto e continuano ad avere l'opportunità di percorrere il cammino di passaggio dal circuito Futures a quello Challenger. Flavio Cobolli, idolo di casa, ha esordito con un match di altissimo livello contro Nicolas Moreno De Alboran vinto in tre set, per poi raggiungere i quarti di finale grazie alla vittoria contro Francesco Forti per 7-5, 6-1. Cobolli è poi uscito dal torneo in semifinale contro Jesper De Jong per 7-5, 6-3.
Torneo Challenger di Olbia 2023
A ottobre in Sardegna Cobolli è arrivato in finale dopo aver battuto lo slovacco Alex Molcan, testa di serie numero uno del seeding, con il punteggio di 6-4, 6-1. Si è arreso nell'ultimo match contro il francese Kyrian Jacquet per 6-3, 6-4: Jacquet aveva già sconfitto "Cobbo" nel torneo Challenger di San Marino lo scorso mese d’agosto. Con la finale raggiunta il tennista romano è entra ufficialmente in top 100, attualmente in posizione numero 95 del ranking.
Indian Wells 2024
Impegnato nel torneo di Indian Wells, Cobolli è stato eliminato dallo spagnolo Roberto Carballes. L'azzurro non l'aveva mai affrontato prima e deve pertanto rinviare il primo successo in un Master 1000.
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Chi sono gli altri italiani nella Top100
Cobolli raggiunge nella Top100 diversi italiani tra cui:
- Jannik Sinner, altoatesino numero 3 al mondo
- il carrarese Lorenzo Musetti numero 26
- il next gen di Sanremo Matteo Arnaldi, numero 42
- il torinese Lorenzo Sonego, numero 48
- Flavio Cobolli, numero 69
- Luciano Darderi, numero 80
I prossimi appuntamenti
Flavio Cobolli comunciherà a breve i prossimi impegni. A Miami è caduto contro il britannico Norrie, nel match dello scorso sabato 23 marzo.
Chi allena Flavio Cobolli
Ad allenare 'Cobbo' ci pensa papà Stefano Cobolli, ex tennista e allenatore della Federazione Italiana. A 46 anni l'ex tennista romano, che è stato tra i primi 250 al mondo, segue il figlio da sempre nel suo percorso prima tra gli Juniores ed ora in ascesa tra i migliori del panorama internazionale. Sempre attento a gestire con sapienza il doppio ruolo di padre e coach Stefano Cobolli ha parlato in più occasioni dello scatto di maturità compiuto dal figlio nel 2021: la strada è ancora lunga, ma l'amalgama che si è venuto a creare grazie alle esperienze internazionali vissute insieme negli ultimi due anni ha cementato ancor di più il rapporto tra Flavio e papà Stefano.
Il Mental Coach
A partire dal 2021 Flavio ha preso a lavorare in maniera più costante con il mental coach Lorenzo Beltrame, messo a disposizione dalla Federazione Italiana, un rapporto che di certo gli ha permesso di crescere e maturare molto nelle ultime due stagioni anche in riferimento alla gestione psicologica all'interno dei singoli match.
L'amicizia con Bove
Tifosissimo della Roma e del suo amico fraterno Edoardo Bove ha seguito i giallorossi a Tirana in occasione della prima storica finale di Conference League vinta dalla squadra di Mourinho nel 2022. Da ragazzino militava anche lui nel settore giovanile della Roma dove era stato notato anche da Bruno Conti, ma al momento della scelta ha virato verso la racchetta da tennis, anche per seguire le orme di papà Stefano. Certo, la maglia di Bove non la abbandona mai: da amico e tifoso giallorosso non può esserci un portafortuna migliore.