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Tennis

Coppa Davis, Sinner il leader del trio meraviglia. E poi ci sono Bolelli-Vavassori...

Riccardo Crivelli
Coppa Davis, Sinner il leader del trio meraviglia. E poi ci sono Bolelli-Vavassori...N/A

L'Italia è fatta, ora bisogna fare un’altra volta la storia. Il capitano Filippo Volandri comunicherà sabato i convocati per le Finali di Coppa Davis a Malaga dal 19 al 24 novembre (azzurri in campo nel quarto contro l’Argentina il 21 dalle 17), ma i cinque principi azzurri che dovranno provare a confermare il titolo conquistato un anno fa sono già fissati nella mente del commissario tecnico. Voleranno in Spagna Sinner, n.1 del ranking e miglior giocatore del mondo, Musetti, il numero due del nostro tennis, Berrettini, la grande anima della nazionale e i doppisti Bolelli e Vavassori, autori di una stagione straordinaria con tre tornei vinti, due finali Slam raggiunte in Australia e al Roland Garros (anche se perse) e un’ormai consolidata presenza nella top ten della specialità.

Rispetto alla squadra campione del 2023, escono perciò Arnaldi e Sonego, rientra Berretto che allora era infortunato mentre Cobolli, in lizza fino all’ultimo dopo un’annata che l’ha portato a guadagnare 69 posizioni (a gennaio era n.101, ora è 32), paga la condizione non ottimale a causa del guaio alla spalla destra che l’ha costretto al ritiro al secondo turno di Vienna e poi a rinunciare a Parigi Bercy. Il romano che da ragazzo giocava a calcio nelle giovanili giallorosse con Bove e Calafiori, con la sua qualità tecnica e la sua anima guerriera perfettamente calata nello spirito della Davis, rappresentava la variabile in grado di sparigliare le carte qualora Volandri avesse deciso, come un anno fa, di affidarsi in toto a Sinner anche per il doppio, portando quattro singolaristi puri e uno tra Bolelli e Vavassori; ma una competizione breve, intensissima e con avversarie assai temibili (già l’Argentina merita rispetto, poi in semifinale avremmo Australia o Stati Uniti prima dell’eventuale finale che tutti vorrebbero, quella con la Spagna di Alcaraz e Nadal) richiede la massima efficienza di tutti i protagonisti. 

Fermo restando che le ambizioni di riconferma passano ovviamente dai punti garantiti da Sinner, che nella manifestazione è in serie aperta da cinque partite (le tre vittorie in singolare e le due in doppio della finale di 12 mesi fa) e che anche a Torino continua a ribadire la volontà e il desiderio di alzare di nuovo al cielo l’Insalatiera, i giorni di preparazione in Spagna serviranno al capitano per dirimere i dubbi sul secondo singolarista. Berrettini a settembre a Bologna ci ha regalato tre punti, porta la maglia azzurra tatuata sulla pelle e del gruppo è l’indiscusso leader carismatico nonché il collante, come dimostrò nel 2023 da tifoso non giocatore. Rientrato a marzo dall’ennesimo guaio fisico e dopo i dubbi di non poter più tornare a livelli consoni alla sua storia agonistica, ha vinto tre tornei, anche se sulla terra, ha compilato comunque una stagione da 30 vittorie (su 42 partite) ed è tornato in prossimità della top 30 (ora è 35) con la possibilità, a inizio 2025, di cogliere i risultati necessari per puntare a una testa di serie in Australia.

Sulla superficie veloce (ma non velocissima, in pratica è analoga a quella delle Finals) di Malaga, poi, la sua combinazione dirompente servizio-dritto può risultare letale. Dalla sconfitta con Popyrin a Bercy, Matteo ha trascorso tre settimane a Montecarlo con coach Bega, in attesa di annunciare il nuovo allenatore per l’anno prossimo, recuperando energie preziose e aggiungendo al team Umberto Ferrara, il preparatore atletico allontanato da Sinner dopo il caso Clostebol. Quanto a Musetti, il bronzo olimpico a Parigi resta lo zenith di una stagione in cui ha mostrato decisi progressi dal punto di vista dell’approccio alle partite, anche sul veloce, la classifica è di lusso (n.17) e il suo talento non inquadrabile negli schemi monocordi del tennis attuale può diventare un atout decisivo alla fine di una stagione logorante. Anche Lorenzo ha passato tre settimane a casa, a Montecarlo, tra famiglia, relax e poi allenamenti, e ha confidato di voler puntare alla top ten nel 2025. Tra l’altro, con un dato molto confortante, Berrettini e Musetti hanno i confronti diretti favorevoli o alla pari con tutti i possibili singolaristi di Argentina, Stati Uniti e Australia (unica eccezione, lo 0-1 di Lollo contro Tommy Paul), cioè le avversarie verso la finale. Curiosamente, sarà la prima volta che Volandri potrà schierare insieme loro due e Sinner, per quello che era il sogno proibito dal giorno dell’insediamento, a gennaio 2021. E poi c’è un doppio di grande livello, solido e affidabile, che alle Finals ha giocato una prima partita di qualità sublime. Ora non resta che corteggiare di nuovo la storia

Fonte: Gazzetta.it