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Tennis

Da Berrettini a Musetti: non c'è Sinner, ma quanta Italia da tifare agli Internazionali

Giuseppe Di Giovanni
Da Berrettini a Musetti: non c'è Sinner, ma quanta Italia da tifare agli InternazionaliN/A
Orfani di Jannik, gli appassionati di tennis al Foro avranno comunque tanto azzurro da seguire: intanto il carrarino è in finale a Cagliari
È vero, il vuoto lasciato da Jannik Sinner agli Internazionali d’Italia è incolmabile, ma rimangono tantissimi i motivi per seguire con estrema attenzione il prossimo Masters 1000, quello del Foro Italico. Con l’assenza di Alcaraz e Medvedev, oltre a quella del numero 2 del mondo, più un Djokovic ancora in rodaggio con destinazione Parigi, Roma può essere terra di conquista per tutti gli italiani che faranno parte del torneo. Il numero 1 azzurro del tabellone di Roma sarà Lorenzo Musetti, che prima di Cagliari si era ripromesso di cercare la rinascita nel Challenger 175 sardo. Missione compiuta, visto che il carrarese è in finale. Lorenzo, che ha iniziato molto male il 2024, a Roma e su una superficie che adora può esaltarsi e ritrovarsi completamente. Ora il focus è battere Navone in finale a Cagliari, per poi presentarsi al Foro con il vento in poppa.  Matteo Berrettini si sta ritrovando, passo dopo passo. A Marrakech è tornato a vincere un Atp 250, prima di arrivare stanco e debilitato a Montecarlo e di saltare Madrid per un attacco influenzale. A Roma, nel 2017, cominciammo a conoscere un giocatore che 4 anni dopo sarebbe arrivato a un passo dal trionfo a Wimbledon. I risultati di “The Hammer” al Foro non sono mai stati troppo esaltanti: un quarto di finale nel 2020, perso contro Ruud, prima di uscire al terzo turno nell’anno successivo. Risale al 2021 l’ultima volta che Berrettini si è visto da queste parti. Sono passati 3 anni e ora è il momento di raccogliere. Fabio Fognini si presenterà per la diciassettesima volta in carriera nel tabellone principale di Roma. Il suo exploit più grande al Foro è del 2018, quando arrivò fino ai quarti di finale mettendo in grande difficoltà Rafa Nadal, poi vincitore del torneo. Gli ultimi risultati raccontano di un giocatore inevitabilmente in calo, ma il Foro può dare uno slancio unico a Fabio, che qui è molto amato e che potrebbe trovare il jolly in quella che potrebbe essere la sua “Last Dance”.  Sembra passata una vita da quella partita sul campo 2 che diede a Flavio Cobolli la qualificazione per il suo primo tabellone principale di un Masters 1000. Invece, appena un anno dopo, il romano è numero 57 del mondo (best ranking) e arriva dall’exploit di Madrid, dove ha eliminato i cileni Tabilo e Jarry, prima di perdere con Khachanov. E se lo spirito di Flavio è degno dei grandi giocatori, non è da meno quello di Arnaldi, ormai stabilmente fra i primi 40-50 del mondo, ma ancora in cerca del grande exploit. A proposito di giocatori in forma, Luciano Darderi si presenterà a Roma col suo best ranking e all’interno dei primi 60. Quasi impensabile 3 mesi fa per un giocatore che era fuori dai primi 100 e che in 100 giorni circa ha saputo vincere un Atp 250 a Cordoba, diventando pericolosissimo per tutti (arriverà a Roma dalla semifinale di Cagliari). C’è anche Luca Nardi, che sta recuperando da una distorsione alla caviglia rimediata a Bucarest. L’uomo che ha battuto sua maestà Novak Djokovic a Indian Wells può stupire. Discorso diverso per Lorenzo Sonego. Il torinese non ha mai superato il secondo turno in nessun torneo di questo 2024: da lui ci si aspetta una grande reazione. Gli altri 3 italiani presenti nel tabellone principale sono Vavassori, Zeppieri e Gigante: l’obiettivo è superare almeno un turno. Sono 11 gli azzurri: come una squadra di calcio che deve farci dimenticare la delusione per l’assenza di Sinner.