Meraviglia Jasmine Paolini. La 28enne diventa la prima italiana di sempre in finale a Wimbledon con una clamorosa rimonta su Donna Vekic, battuta 2-6 6-4 7-6 (8) dopo una maratona ad alta tensione di due ore e 51' e scioltasi fisicamente quando pareva avere in mano il match. Jasmine non avrà giocato il suo miglior tennis, ma ha dimostrato di essere una guerriera: ha reagito alle difficoltà, capito la partita, rimanendo in piedi anche quando sembrava alle corde e aver incassato il colpo del ko. Invece adesso il suo sogno continua: dopo la finale di Parigi giocherà anche quella di Wimbledon, prima donna a riuscirci dopo Serena Williams nel 2016. Quello che le sta riuscendo quest'anno non era mai riuscito prima a nessuna azzurra. L'altra finalista è Barbora Krejcikova (31esima del tabellone). La ceca ha battuto la kazaka Elena Rybakina, numero 4, in tre set: 3-6 6-3 6-4. L'unico precedente tra l'azzurra e la Krejcikova risale alle qualificazioni degli Australian Open 2018. In quell'occasione Paolini era uscita sconfitta in due set 6-2-6-1 Paolini in semifinale non ha toccato le vette a livello di gioco raggiunte ai quarti, quando aveva asfaltato Emma Navarro concedendole appena tre game. Contro la numero 37 del mondo, che come lei sta vivendo a 28 anni il miglior momento della carriera, Jasmine ha fatto fatica col servizio e col dritto, che in questo Wimbledon era stata la sua arma letale. È andata sotto malamente nel primo set, ha rischiato più volte di affondare nel secondo, quando è riuscita a raddrizzare la partita, e poi nel terzo, cominciato sotto 3-1. Ma ha confermato che è la testa che sta veramente facendo la differenza per lei in questo 2024 magico: di testa è rientrata in partita, di testa ha approfittato degli errori in serie di Vekic (57 non forzati contro 32 alla fine), di testa è tornata dentro il match anche dopo aver ceduto il break del 4-3 al terzo. E alla fine ha vinto, si è regalata il sogno di giocare per prendersi Wimbledon, come guardava da piccola in tv fare al suo idolo Roger Federer. Comunque finisca, questo torneo le sta confermando che adesso vale tanto: ne uscirà da numero 5 del mondo, il ranking più alto per un'italiana da quello toccato il 23 agosto 2013 da Sara Errani, così importante nella sua esplosione e seduta nel suo box nel Centrale. Ne uscirà convinta che può essere grandissima, come la finale che giocherà sabato le dimostra. Paolini rischia già nel primo gioco di cedere il servizio e finisce per farlo al quinto, in difficoltà con la battuta e poco aggressiva a rete, con Vekic che prende il break anche al 7° gioco e chiude il set sul 6-2 in 35'. Jasmine deve annullare una palla break nel terzo gioco del secondo set, nel game successivo ha l'unica occasione della sua partita di strappare il servizio all'avversaria ma non riesce a chiudere il break e poi di nuovo deve faticare per tenere la battuta, annullando due palle break a Vekic. Sul 5-4, con la croata al servizio ma sempre più fallosa (18 errori non forzati nel set), Paolini costruisce due palle break e converte la prima guadagnandosi il terzo set, che apre però cedendo immediatamente il servizio a Vekic. Jasmine si rimette in partita col break del sesto gioco, ma perde il servizio al game successivo. La croata è in difficoltà fisica: ha bisogno di ghiaccio al braccio destro, rimette Paolini in partita cedendo il servizio per il 4-4 ma riesce ad annullarle un match point sul 5-4. Jasmine deve annullare due palle break per prendersi il 6-5, Vekic si scioglie in lacrime quando va a prendere fiato per il cambio di campo, ma dopo aver annullato un altro match point si guadagna il tie-break. Paolini va sotto 3-1 dopo un doppio fallo, rimonta e si prosegue punto a punto fino a 9-8, quando la croata manda fuori un dritto dopo un lungo scambio: quello che consegna a Jasmine il suo sogno.
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Jasmine, sei meravigliosa! Paolini rimonta Vekic e vola in finale contro Krejcikova
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