Prima giornata torinese per Jannik Sinner. Il numero 1 italiano è da ieri al J Medical per iniziare la settimana di test, allenamento e riabilitazione. Jannik è arrivato nel primo pomeriggio a bordo di un van nero. Occhiali da sole, cappellino da pescatore, e tuta, Sinner era tranquillo e come sempre disponibile. Pacche sulle spalle, un paio di selfie coi fortunati che si sono imbattuti sul suo percorso e strette di mano a volontà. Insieme a lui in auto è arrivato anche Umberto Ferrara, il preparatore atletico bolognese che si occupa del suo fisico e più tardi anche Giacomo Naldi, il fisioterapista. Non c'era invece Simone Vagnozzi, che ieri si trovava ancora al Foro Italico e seguirà le operazioni da remoto in attesa di ricongiungersi al resto della squadra.
In questi giorni nel centro medico della Juventus, Sinner svolgerà alcuni test e inizierà, sotto controllo degli specialisti, anche le cure fisioterapiche e la preparazione atletica. Sembra che dagli esami sia risultato un problema di natura traumatica e non ci sarebbero cause congenite o sintomo di altre patologie. L'obiettivo è comunque quello di provare a esserci al Roland Garros anche senza troppo allenamento nelle gambe. Il team è comunque convinto che se Jannik dovesse correre anche il minimo rischio di peggiorare o non guarire adeguatamente, la trasferta parigina non si farà. Saranno fondamentali gli esami a cui si sottoporrà il giocatore a Torino, in una struttura di eccellenza come quella bianconera abituata a curare sportivi di altissimo livello. Jannik si era già rivolto al J Medical lo scorso anno per altri test, ma in questa occasione sarà visto anche dagli specialisti che valuteranno la sua condizione. La settimana prossima, sempre a Torino, si giocherà il Challenger 175 a cui parteciperanno alcuni dei giocatori usciti nei primi turni degli Internazionali.
Sinner potrebbe fare una capatina al Circolo della Stampa Sporting, dove potrebbe svolgere qualche allenamento in palestra, sempre senza la racchetta, come ordinato dai medici. Dal team filtra ottimismo, soprattutto una volta esclusi i guai più grossi. Un infortunio all'anca non è mai una buona notizia per un giocatore, ma in questo tennis dove velocità e carichi sono sempre più importanti, purtroppo è sempre più frequente. I programmi di massima dunque prevedono cinque giorni a Torino, come minimo, poi in seguito ad altri test si prenderanno le decisioni del caso. Da lontano, a vegliare sul suo atleta c'è Darren Cahill. Il tecnico australiano che ha riportato Agassi al numero 1 al mondo e a conquistare l'ultimo Slam della carriera, ha grande esperienza e Sinner ha la massima fiducia: "Darren gestisce l'organizzazione, mentre Simone è quello che mi segue di più sul campo nella routine quotidiana", spiegava il numero 1 italiano. Cahill sarebbe dovuto arrivare a Roma, ma la sua prenotazione è stata cancellata appena Jannik ha annunciato il ritiro. Al momento la trasferta parigina è confermata, ma se dovesse saltare allora Jannik ricomincerebbe dalla stagione sull’erba. Il primo appuntamento sui prati sarebbe per il torneo di Halle, Atp 500 in Germania al via dal 17 giugno e classico appuntamento di avvicinamento a Wimbledon in alternativa al Queens.
Fonte: Gazzetta.it