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Tennis

Miglior dritto, miglior rovescio, le statistiche confermano: Sinner numero 1 in tutto

Federica Cocchi
Miglior dritto, miglior rovescio, le statistiche confermano: Sinner numero 1 in tuttoN/A

Lo dicono tutti: basta sentire il suono della palla di Jannik Sinner, rotondo, secco, per capire che i suoi colpi da fondo, dritto e rovescio, sono di un altro livello. Se ne accorge chi ha un orecchio tennistico, se ne accorgono i rivali che spesso si trovano a rispondere a traccianti che tornano indietro a velocità doppia. Il numero 1 al mondo, secondo le statistiche Atp è il giocatore con il più alto rendimento a livello sia di dritto sia di rovescio: colpi veloci, puliti, potenti e spesso vincenti. Insomma, Jannik domina dalla linea di fondo e più si allungano gli scambi, più picchia duro senza mai perdere solidità. Lo aveva sottolineato anche Boris Becker parlando della qualità dei colpi da fondo di Jannik: "La velocità fa la differenza - diceva commentando la somiglianza tra l’ex allievo Djokovic e il nostro numero 1 -. È rapido e potente, ma soprattutto è continuo, e questo lo rende quasi inattaccabile da fondo".  Sinner è al primo posto sia nella qualità del dritto (8.8 secondo le statistiche di Atp e Tennis Insight) che in quella del rovescio (8.48).

La velocità del dritto del numero uno del mondo ha una media di 123 km/orari, circa 8 chilometri all’ora più veloce della media del circuito e la palla passa due centimetri sopra la rete in meno rispetto alla media del tour. Banalmente, abbassando la traiettoria del colpo si aumenta la velocità di spinta della palla, e in questo Sinner è naturalmente portato vista la rapidità quasi irreale col quale colpisce, dal timing eccezionale. La stessa cosa vale per il rovescio, dove Jannik ha una velocità media molto alta, 117 km orari, anche in questo caso 7 km/h oltre la media dei rivali. Sinner riesce a mandare la palla ben cinque centimetri più in basso, quando passa sulla rete, rispetto agli altri giocatori. I risultati sono sotto gli occhi: a quelle velocità e a quegli angoli, i colpi di Sinner ritornano indietro come un Frecciarossa lanciato sui binari. Dato il suo dominio da fondo campo, non c’è da meravigliarsi che Sinner sia in testa alla classifica pure in un’altra categoria chiave: la conversione. Quando è in posizione offensiva, il due volte campione Slam vince il 73% dei punti. Insomma, il distacco siderale di Jannik rispetto agli inseguitori in classifica è facilmente motivato. 

Quando viene spinto oltre la linea di fondo, l'altoatesino riesce a ribaltare il punto con molta efficacia, soprattutto di rovescio, trovando angoli incredibili oppure sfruttando la sua capacità di generare potenza con i colpi. Per quanto riguarda la risposta, anche lì Jannik è indiscutibilmente il numero 1, con un tasso di conversione del punto molto alto: quando riesce a rimandare la palla dall’altra parte dopo il servizio dell’avversario, molto spesso poi conquista il punto. Come nessun altro. Darren Cahill, il coach australiano che segue Jannik insieme a Simone Vagnozzi, dopo il secondo Slam ha riconosciuto al tecnico italiano il suo grande lavoro: "Penso che Simone abbia fatto tantissimo negli ultimi due anni soffermandosi con attenzione sugli errori di gioco di Jannik, correggendoli e facendolo evolvere". E il lavoro non è finito visto che, ultimamente, sotto la lente del tecnico italiano è tornato anche il servizio, ancora più efficace grazie a qualche modifica del movimento.  Ne hanno fatto le spese i rivali, a partire dal numero 2 Carlos Alcaraz, battuto per la prima volta quest’anno dall’azzurro nell’esibizione di Riad, da dove è tornato con sei milioni di dollari in tasca: "Jannik mi porta sempre al limite - ha detto in Arabia Saudita -. Mi costringe a picchiare più forte che posso e correre a rete. Mentalmente il suo modo di giocare ti prosciuga". Taylor Fritz ha provato più di una volta il trattamento da fondo campo di Jannik Sinner, che lo ha battuto in finale a New York: "Tira più forte dei Big3, spacca la palla".

Fonte: gazzetta.it