E alla fine anche il solitamente tranquillo e gentile Rafael Nadal perse le staffe. Alla milionesima domanda sul suo (pare imminente) ritiro, pochi minuti dopo la pesante sconfitta al secondo turno del torneo olimpico di singolare maschile contro l’eterno rivale Novak Djokovic, il fuoriclasse spagnolo ha sbottato contro un giornalista, seppur sempre in maniera pacata, ma dura e decisa. “Ogni singolo giorno mi chiedete se mi ritiro. Provo a fare del mio meglio ogni giorno, quando deciderò di ritirarmi ve lo farò sapere”, ha replica stizzito il maiorchino in zona mista al di là del Court Philippe-Chatrier. E poco importa se resta ancora il sogno di una medaglia con la maglia spagnola nel doppio con Alcaraz, la domanda delle domande resta quella.
Così come finora la risposta, anche se stavolta suona come un aut aut nemmeno troppo criptico: «Non potete aspettarmi sempre dopo ogni partita con questo pensiero, lascia o non lascia. Mi sono divertito per tanti anni - conclude rispondendo alla stampa internazionale - ho sofferto con tanti infortuni negli ultimi due anni, quindi se dovessi sentirmi che non sono più abbastanza competitivo, deciderò di ritirarmi e ve lo farò sapere. Ma fino a quel momento non potete chiedermi sempre se mi ritiro oppure no”. Parole dure di un uomo che sta lottando con tutte le sue forze per essere ancora competitivo e avere così un finale degno della sua straordinaria carriera. Più soddisfatto, ma con un velo di tristezza nelle parole, Novak Djokovic.
Lui è ancora il numero due del mondo, il ritiro per lui sembra molto più lontano rispetto a Nadal (incontrato ben 60 volte in carriera), ma il serbo si è lasciato andare ugualmente a considerazioni un po' nostalgiche: “Nel 2006 non avremmo potuto immaginare che quasi 20 anni dopo avremmo giocato sullo stesso campo ai Giochi olimpici di Parigi 2024: alla fine di tutto, noi due, e tutto il nostro sport, apprezzeremo moltissimo questo match”, ha detto il 24 volte vincitore slam, che ha poi aggiunto “Rafa è stato sfortunato perché ha giocato non nelle migliori condizioni fisiche, ma giocare contro di lui è sempre qualcosa di speciale, anche oggi”.
Fonte: gazzetta.it