Non c’è il lieto fine per Rafael Nadal. Sulla terra rossa di Bastad, in Svezia, il trentottenne spagnolo ha perso nettamente, 6-3 6-2, al portoghese Nuno Borges, che a 27 anni conquista così il suo primo titolo Atp, dopo una carriera passata a far punti prevalentemente nei Challenger ma con un 2024, per lui, fino ad ora davvero positivo. Nadal era alla 131esima finale giocata nel suo straordinario cammino, la prima dopo il Roland Garros 2022. Ma oggi il maiorchino era troppo stanco: non era più abituato a giocare per tre giorni di fila, con oltre 6 ore e mezza in campo tra quarti e semifinale, con due bellissime rimonte. Contro Borges però non c’è stata partita: Nadal è apparso da subito stremato, lento, lontano parente non tanto della migliore versione di se stesso (in quel caso siamo lontani proprio anni luce), ma anche del giocatore che era apparso in tutta la sua trasferta svedese. Borges, che ad inizio stagione aveva vinto il Challenger di Phoenix contro Berrettini, si è imposto in un'ora e 27 minuti contro il 22 volte vincitore Slam. Il portoghese ha giocato bene, ed è stato subito aggressivo: ha perso per due volte il break di vantaggio ma per 3 volte è riuscito a riprenderselo, portandosi sul 5-2 e chiudendo 6-3 in 45 minuti contro un Rafa molto falloso e davvero lento. Nel secondo set l'equilibrio si è infranto al quinto gioco con il break poi confermato dal portoghese per il 4-2 e, successivamente, 5-2, con il secondo break che ha concluso l’incontro. Per Nadal, comunque, una buona settimana che, chissà, potrà dargli fiducia per l’Olimpiade di Parigi: si giocherà nell’amato Roland Garros, vinto 14 volte.
Fonte: Gazzetta.it