Occhio Sinner: al 2° turno c'è Korda... Djokovic, debutto senza problemi

Sarà Sebastian Korda l’avversario di Jannik Sinner al secondo turno del Masters 1000 di Montecarlo, nel match di esordio dell’azzurro. Non una partita semplicissima per Jannik, nonostante Korda prediliga campi veloci alla terra rossa, dove però ha vinto il suo unico titolo Atp (il 250 di Parma nel 2021, peraltro in finale contro Cecchinato). Debutto con i fiocchi per il figlio di Petr Korda, che travolge 6-1 6-2 lo spagnolo Davidovich, che di solito su questi campi sa come costruire la propria classifica. L'americano, che ha affrontato Sinner due volte in carriera, ha vinto l’ultimo precedente ad Adelaide 2023. Nonostante sia passato meno di un anno e mezzo, oggi Jannik è completamente un altro giocatore e ovviamente partirà favorito contro lo statunitense, ormai stabilmente nei primi 30 del mondo. Korda, che da ragazzino era una stella assoluta, non ha ancora rispettato in pieno le attese, ma è un signor giocatore da 6 finali Atp (5 perse). Nel 2021, da stellina della Next Gen, perse le Finals all'ultimo atto contro Alcaraz (a Milano).  Batosta nettissima per Stan Wawrinka, sempre più lontano dal grande giocatore che è stato in passato (qui vinse nel 2014 battendo Federer in finale). Alex De Minaur è spietato contro lo svizzero e stravince 6-3 6-0, ottenendo il pass per il turno successivo, dove affronterà Griekspoor, l’uomo che aveva spaventato Jannik Sinner durante la meravigliosa corsa al Masters 1000 di Miami, culminata con la vittoria su Dimitrov. Galvanizzato dalla vittoria di Estoril e dal suo best ranking (numero 7), Hubert Hurkacz vince una maratona contro il britannico Jack Draper, che nel Principato già l’anno scorso aveva portato il polacco fino al terzo set. Hurkacz, in una buona zona di tabellone dove potrebbe incrociare Ruud negli ottavi (e non c’è più Alcaraz in proiezione futura), affronterà Bautista: non una missione impossibile dopo questo 6-4 3-6 7-6 (2). “Il numero 1? Presto sarà di Sinner, non è il focus della mia stagione”. Aveva detto così Novak Djokovic poco prima di scendere in campo a Montecarlo, il suo debutto sulla terra rossa dopo un inizio di stagione disastroso per il numero 1 del mondo. Djokovic, che non giocava dalla sconfitta contro Nardi a Indian Wells (il 12 marzo, quando il suo allenatore era ancora Goran Ivanisevic), fa vedere ottime cose contro Roman Safiullin e ottiene l’accesso agli ottavi di finale, dove l’anno scorso si fermò con Lorenzo Musetti. Finisce 6-1 6-2 per Nole, che qui a Montecarlo ha vinto due volte (2013 e 2015), ma non gioca un quarto di finale nel Principato dal 2019. “Voglio essere al top a Roland Garros, Wimbledon, Olimpiadi e Us Open”, ha detto Novak, che però deve accumulare partite per arrivare a questi appuntamenti al top. Safiullin, che dopo l’exploit di Wimbledon con i quarti di finale si è un po’ perso, parte subito male, subendo il break che è un prologo della partita. Il numero 1 al mondo da 420 settimane prende fiducia e domina la partita, facendo funzionare soprattutto il rovescio. Roman è già con l’acqua alla gola sullo 0-2, quando deve salvare 3 palle break. Non può nulla sulla quarta, che è di Djoker. Il match finisce praticamente qui: Nole fa accademia e chiude il primo set 6-1 (combattutissimo l’unico game che porta a casa il russo), mettendo in scena colpi esaltanti (31 punti a 16). Safiullin va in bagno a riordinare le idee e al rientro si aggrappa alla partita annullando subito due palle break, ma non basta. Djoker è schiacciasassi e vola rapidamente sul 6-2, chiudendo in un’ora e 11 minuti. All’appello dei big mancava solo Sascha Zverev. Il tedesco batte agevolmente l’austriaco Ofner per la quarta volta in 4 incontri e inizia bene la stagione sulla terra, dove si presenta come uno dei favoriti per vincere almeno un 1000. Zverev affronterà il vincente fra Etcheverry e Tsitsipas negli ottavi di finale.