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Tennis

Paolini, che peccato. Wimbledon resta un sogno: cede a Krejcikova in tre set

Federica Cocchi
Paolini, che peccato. Wimbledon resta un sogno: cede a Krejcikova in tre setN/A

Niente miracoli sull’erba di Wimbledon. Jasmine Paolini si arrende a Barbora Krejcikova in 3 set 6-2 2-6 6-4. Peccato, perchè dopo un primo set in cui era stata schiacciata dalla tensione e dall’avversaria, Paolini era riuscita a riaprire la partita. Finisce così il sogno della prima giocatrice italiana a raggiungere una finale a Wimbledon. Impresa ancora più incredibile se si considera che sui prati di Church Road non aveva mai vinto una partita. Jasmine, prima giocatrice a piazzarsi in finale a Roland Garros e Wimbledon da Serena Williams nel 2016 può festeggiare comunque il numero 5 del mondo e un posto nella storia oltre che la tessera dell’All England Club come socia, privilegio riservato ai pochissimi eletti che raggiungono le finali di questo Slam.  La strada comincia in salita. Jasmine serve troppe seconde, un paio di errori, di dritto e rovescio, la condannano a due palle break da salvare. Krejcicova sa come si fa, vincente di dritto e scatta subito avanti 2-0 consolidando il vantaggio. Paolini non è ancora entrata in partita, anche coach Furlan sapeva che non sarebbe stato facile, ma questo inizio così bloccato fa un po’ paura.

La ceca, ex numero 2 al mondo, si apre bene il campo e ferisce sui lungolinea e Jasmine sembra un po’ troppo in balia degli eventi. Nel terzo game va sotto, 15-30 ma trova un ace e un rovescio vincente per riportarsi 30-30, prende coraggio ma non basta a chiudere. Si va ai vantaggi: Jasmine ha due volte la palla del 2-1 e due volte deve salvarsi dal break, ma alla terza occasione muove finalmente il punteggio. L’italiana si scioglie un po’, accetta gli scambi, si porta ai vantaggi ma non riesce a dare la zampata e Krejicikova prende vantaggio, 3-1 e raddoppia il break per il 4-1. Paolini sembra non sapere cosa fare, la versione di Barbora in campo oggi è certamente quella dei giorni migliori, e non essersi mai incontrate in precedenza, in questa situazione, non è d’aiuto. La ceca, campionessa del Roland Garros 2021 chiude il primo parziale 6-2 in 35 minuti. Numeri che parlano chiaro: la ceca ha messo il 90 per cento di prime con il 74 per cento di punti con la prima di servizio contro appena il 52 di Jasmine, 10 vincenti a 5.

Nel secondo il pubblico, già dalla parte di Paolini, festeggia il primo game tenuto abbastanza saldamente dalla nostra che si accende, finalmente. Nel secondo game alza il ritmo del palleggio, dà meno tempo alla rivale di organizzarsi e le strappa il servizio per la prima volta, alla seconda palla break. Quando è il momento di allungare, si fa risucchiare da 40-15 a palla break con una palla corta che si spegne sulla rete, ma resta lì con la sua grinta, e riprende il mano il game: 3-0. Krejcikova concede lo 0-30 a Jasmine con due doppi falli (è la giocatrice che ne ha collezionati di più nel torneo). Arrivano due chance del doppio break, ma la ex numero 2 tiene la battuta, 3-1. Si prosegue on serve, senza grossi rischi per Paolini che nell’ottavo game ha due set point sul servizio della Krejcikova e chiude: 6-2. Siamo vivi, è viva soprattutto Jasmine che consente all’Italia di sognare ancora.  Krejcikova si prende una pausa nello spogliatoio mentre Jasmine mulina le braccia per restare attiva, sveglia, per non perdere le buone sensazioni. È lei la prima a servire, e chiude a zero il primo game, ma la ex numero 2 al mondo la ripaga della stessa moneta: 1-1. Nel terzo game, Jas da 30-0 si trova 40-30, serve una seconda, tiene lo scambio, è la ceca a sbagliare per prima: 2-1.

L’equilibrio non si rompe fino al settimo game. Paolini è tesa quando deve servire, commette due errori e finisce 0-30. Si riporta in pari ma la Krejcikova ha una palla break che non trasforma. Un dritto di Paolini esce e arriva una seconda palla break. Doppio fallo. La campionessa del Roland Garros consolida e poi va a servire per il trofeo sul 5-4. Jasmine prova a restare attaccata, la ceca sente la tensione, in termine tecnico: braccino. Da 30-0 a palla break. L’italiana non coglie l’occasione, si va ai vantaggi, ma arriva il match point. Sbaglia e Jasy ha una seconda occasione di riaprire il match ma non riesce a coglierla. L’allieva della Novotna mette in rete anche il secondo match point. Il terzo è quello giusto. È lei la campionessa di Wimbledon 2024.

Fonte: gazzetta.it