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Tennis

Paolini già nella storia: è la quinta italiana in una finale dello Slam

Luigi Ansaloni
Paolini già nella storia: è la quinta italiana in una finale dello SlamN/A
Jasmine come Schiavone ed Errani nell'atto conclusivo del Roland Garros, mentre Pennetta e Vinci si affrontarono all'Us Open

Le favolose quattro sono diventato adesso le magnifiche cinque. Jasmine Paolini a 28 anni si aggiunge alla lista delle italiane capaci di arrivare fino ad una finale slam nel singolare femminile contro la polacca Iga Swiatek. Prima di lei ci erano riuscite Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta e Roberta Vinci. 

La toscana è la terza tennista a raggiungere l’atto conclusivo del Roland Garros, e quella di sabato sarà la quarta finale dello slam rosso a vedere un’azzurra come protagonista, la quinta in un major. La prima, storica, fu Francesca Schiavone, nel 2010. Anche lei in Francia, in quel torneo che sembrava magico, vincendo poi il titolo, il primo nella storia del tennis italiano al femminile, contro l’australiana Samantha Stosur, con un 6-4 7-6 che mandò in delirio tutta una nazione. La Schiavone fece il bis l’anno dopo, nel 2011, ma stavolta niente vittoria per lei: colpa, si fa per dire, della cinese Li Na, che si impose 6-4 7-6 (punteggio dell’anno prima, ma al contrario), e chissà se Francesca pensa ancora, qualche volta, a quella palla dell’avversaria, sul 6-5 per l'azzurra e 40-40, che la giudice di sedia, Louise Engzell, giudicò buona ma che invece era nettamente in corridoio, come poi dimostrarono le immagini televisive.

L’anno successivo, 2012, in finale al Roland Garros non c’era la Schiavone ma l’Italia era sempre presente con Sara Errani, sorpresissima dell’anno e in rampa di lancio. Per l’attuale compagna di doppio di Jasmine Paolini c’era però di fronte un’avversaria troppo forte come Maria Sharapova, che infatti si impose senza problemi su Sarita per 6-3 6-2.  E poi ecco il 2015, lo Us Open e quella finale dove le azzurre protagoniste erano ben due, Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Appuntamento storico, anche di più, irreale per certi versi, come il successo di Roberta in semifinale su Serena Williams, fermata ad un passo dal grande slam. Di fronte all’allora premier Matteo Renzi, arrivato a New York per non perdersi lo spettacolo, a vincere fu la Pennetta (7-6 6-2), che subito dopo annunciò anche il ritiro. Ed in effetti, non c’era momento migliore di quello per dire basta. Adesso, quasi nove anni dopo, sabato toccherà alla Paolini tentare di alzare in cielo la coppa del Roland Garros.

Fonte: Gazzetta.it