Roma va a caccia di un nuovo idolo e ieri sono arrivati i primi indizi su chi possa essere. Al netto del consueto - spesso scatenato - tifo per gli italiani, nei cuori del variegato popolo degli Internazionali si sta facendo largo lui, il dieci volte vincitore del torneo Rafa Nadal.
Basta un'istantanea per comprendere la situazione: ore 16.45 di ieri, il primo anello del Centrale è già completamente pieno in attesa che lo spagnolo venga a sostenere qui il suo primo allenamento romano. Inizio programmato per le 17 e nonostante il sole cocente tornato improvvisamente a illuminare la Capitale dopo giorni di pioggia e freddo, il pubblico - entrato nell'impianto grazie a un biglietto ground - lo aspetta fremendo.
Lui si fa attendere, spunta sul campo alle 17.37 in punto, accompagnato da una sonora ovazione. Perché Rafa è Rafa e adesso che non c'è più Sinner (né Alcaraz, con Medvedev in dubbio) sono in tanti a non vedere l'ora di apprezzare il suo gioco magico sulla terra rossa. Certo, la condizione come noto non è delle migliori. Ma dopo l'assenza dello scorso anno, che aveva interrotto la striscia di 18 partecipazioni consecutive, Rafa non voleva proprio mancare. Nell'ora e mezzo di lavoro di ieri, con Marc Lopez come sparring partner e coach Carlos Moya spettatore interessato, Nadal è apparso inizialmente un po' imbrigliato, commettendo errori che la folla non si aspettava.
Poi ha preso le misure e ha cominciato a regalare qualche colpo dei suoi, accompagnato dal boato del Centrale. Spazio anche al lavoro sul servizio, quindi quello sulla risposta, per chiudere regalando autografi e selfie praticamente a chiunque gliene chiedesse. È innamorato di Roma e Roma anche ieri ha dimostrato di amare ancora Rafa Nadal.
Fonte: gazzetta.it