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Tennis

Servizio più preciso, testa e muscoli: le armi di Sinner per l'assalto al numero 1

Federica Cocchi
Servizio più preciso, testa e muscoli: le armi di Sinner per l'assalto al numero 1N/A
Rispetto al 2023 Jannik ha arricchito il repertorio ed è migliorato in tutte le statistiche. Anche Medvedev lo applaude: "Adesso serve 10 volte meglio"
Da Miami 2023 a Miami 2024 c’è un Sinner nuovo di zecca. Più sicuro, più tecnico, più potente al servizio. Un Sinner che, con le sue 21 vittorie su 22 partite giocate dall’inizio dell’anno, ha messo in campo i frutti di un lavoro cominciato nel 2022 con il cambio di coach, da Riccardo Piatti a Simone Vagnozzi e Darren Cahill, e metabolizzato nel 2023 per raggiungere la maturazione completa negli ultimi sei mesi. Sono soltanto tre i giocatori che sono riusciti a battere Jannik Sinner da ottobre del 2023: Ben Shelton al Masters 1000 di Shanghai, Novak Djokovic nella sfida per il titolo alle Atp Finals e Carlos Alcaraz nella semifinale di Indian Wells poco più di due settimane fa. Segno che, a parte Shelton, che s’è inserito nel 1000 in Cina subito dopo la vittoria del titolo a Pechino, solo i fenomeni riescono a fermarlo. Darren Cahill, dopo il titolo a Miami, lo ha detto chiaro: "Ora Jannik ha una sicurezza in se stesso, nel suo gioco, nel suo fisico, per cui entra in campo rispettando al massimo gli avversari ma senza aver paura di nessuno".  Darren Cahill ha voluto dare a Ferrara quel che è di Ferrara. La crescita fisica è lì da vedere (circa 3 chilogrammi di muscoli in più da quando lavorano insieme). E la resistenza allo sforzo è molto migliorata negli ultimi mesi. Crescita fisica e resistenza allo sforzo permettono a Jannik Sinner di affrontare le sfide con molta più serenità. Del preparatore atletico bolognese, il tecnico australiano ha detto: "Ha fatto un lavoro incredibile, è stato straordinario nel capire esattamente di che cosa avesse bisogno Jannik e di conseguenza organizzare con grande lungimiranza il lavoro. Decisiva la preparazione invernale ad Alicante, mentre durante la stagione ci saranno altri momenti dedicati al potenziamento". Parola di coach.  La solidità mentale è sempre di più un’arma per Sinner, che ha voluto approfondire molto la gestione delle proprie emozioni: "La tua testa è l’unica cosa che puoi gestire senza l’influenza degli altri" ha detto più di una volta Jannik, che nelle classifiche dei punti sotto pressione (palle break realizzate e salvate, set decisivi e tie break vinti) è sempre tra i primi tre. Nella percentuale di palle break salvate è addirittura al primo posto con il 73,8% davanti a Casper Ruud. Secondo posto anche nella vittoria dei set decisivi con il 77,3% dietro a Grigor Dimitrov.  Ha più soluzioni Se nelle prime discese a rete Jannik sembrava molto poco a suo agio, ecco che adesso Jannik frequenta quella zona del campo con molto meno timore reverenziale. Restando un grande colpitore da fondocampo, Jannik ha comunque cercato da subito di aggiungere nuovi attrezzi alla sua "cassetta". Vagnozzi è stato il primo a mettere mano al suo rapporto con la rete: "C’è voluto coraggio, ma lui è sempre stato molto collaborativo su questo aspetto. Abbiamo iniziato subito a toccare il suo gioco per renderlo più vario e aggressivo". Un work in progress che non si è ancora concluso, ma che ha già dato i frutti: paragonando la finale di Miami 2023 persa contro Medvedev a quella vinta quest’anno contro Dimitrov, la percentuale dice 65% dei punti a rete contro il 100% di quest’anno. Segno che quando si avventura dalle parti della rete, Jannik è sempre più sicuro dei propri mezzi e non procede più per tentativi.  Lo ha battuto per la quinta volta consecutiva, senza lasciargli scampo. Daniil Medvedev è rimasto impressionato dal rendimento al servizio del numero 2 al mondo. Una crescita che ha notato principalmente nelle ultime sfide, all’Australian Open, dove Jannik lo ha rimontato in finale conquistando il primo Slam della carriera: "Gioca bene, serve bene, fa vincenti. Anche nei momenti in cui io avrei potuto tentare la rimonta, tirava a 230 all’ora sulla linea, slice sulla linea, seconda sempre sulla linea. E quando Sinner gioca così, beh non c’è niente da fare". I complimenti per il servizio sono sinceri, Medvedev ne è rimasto impressionato, inserendo l’azzurro nella categoria big server, quelli che le sparano forti: "Come persona non mi sembra cambiato, anche se non lo conosco tanto ben. Ma sicuramente è cresciuto, sceglie i colpi in maniera molto più saggia e soprattutto serve bene, ma tipo dieci volte meglio. Serve fortissimo. E immagino quanto impegno ci abbia messo per crescere così tanto, quindi complimenti a lui". In generale, tutte le statistiche sul servizio nel 2024 sono migliori rispetto alle stagioni precedenti: percentuale di ace (8,3%, dopo l’8,2% nel 2023 e il 7,6% nel 2022); di prime in campo (62,2%, l’anno scorso 59,8%); di punti con la prima (79%, mentre nel 2023 ha chiuso con il 76%) e con la seconda (da 56,1% a 59,6%); di game in battuta conquistati (93,8%, dopo l’87,3% nel 2023 e l’83,4% due stagioni fa). Con i doppi falli invece si sta confermando il 2,4% dell’anno scorso. Insomma, numeri che parlano chiaro e definiscono l’enorme lavoro svolto sul giocatore da Cahill-Vagnozzi dalla primavera del 2022 a oggi.