Nella coppia Italiana che ha partecipato alla finale del doppio di Australian Open e Roland Garros c'è Simone Bolelli, l'esperto tennista bolognese classe 1985 è specialista del doppio, categoria in cui ha raggiunto l'ottava posizione nella classifica mondiale. Andiamo a ripercorrere insieme la carriera ventennale di Bolelli che, in coppa con Fognini, ha vinto gli Australian Open nel 2015 e può vantare un record unico tra gli azzurri: solo lui è riuscito a raggiungere almeno le semifinali nei quattro tornei Major!
Al Roland Garros il duo ha riportato una coppia italiana in finale al Roland Garros, non accadeva dal 1959, pur perdendo contro Arevalo e Pavic, che si sono imposti 7-5, 6-3.
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Caratteristiche tecniche
Alto 1,83m per 83kg Simone Bolelli è un destro che conduce uno stile di gioco veloce e moderno: preferisce concludere gli scambi con pochi colpi e non disdegna le salite a rete e le palle smorzate. E' dotato di un incisivo dritto , ma anche di un discreto, ma a volte falloso, rovescio ad una mano, oltre che di una robusta battuta : è uno dei pochi italiani, insieme ad Andreas Seppi e Matteo Berrettini, competitivo non soltanto sulla terra battuta, ma anche su tutte le altre superfici. Nel corso degli anni, ha migliorato molto la risposta, fondamentale in cui peccava maggiormente. Oggi a volte paga forse qualcosa negli spostamenti laterali, quando non sono che lo vedono in difficoltà se non è lui stesso a prendere l'iniziativa e comandare il gioco con il fulmineo dritto.
Gli inizi
Le prime apparizioni tra i professionisti risalgono al 2002 quando arriva il primo titolo nel doppio Futures Italy F5 e l'esordio in Challenger sempre nel doppio con uscita al primo turno a Milano. La pubalgia lo frena per un anno e mezzo, periodo nel quale non riesce a giocare con continuità. A maggio 2004 vince il primo trofeo in singolare battendo Alex Vittur nella finale dell'Italy F8, torneo nel quale vince insieme ad Alberto Brizzi anche il suo secondo titolo in doppio . Due mesi più tardi gli riesce l'impresa di vincere il titolo in singolare e in doppio anche nell'Italy F15 della sua Bologna.
Dopo un' operazione al polso che lo costringe a diversi mesi di riabilitazione rientra nel circuito a giugno 2005, partecipando ai Giochi del Mediterraneo dove ottiene una medaglia di bronzo nel singolo: entra nei top200 grazie alla sua prima finale Challenger a Trani ad agosto, nella quale viene battuto da Lukáš Dlouhý per 6-4, 6-4. Nello stesso anno arrivano le qualificazioni agli US Open.
I primi titoli Challenger
Ad aprile del 2006 gioca per la prima volta in un ATP Masters Series nel torneo di doppio a Monte Carlo, in coppia con Andreas Seppi raggiunge i quarti di finale, dove gli italiani vengono eliminati dalle teste di serie nº 3 Fabrice Santoro / Nenad Zimonjić. Ad inizio luglio conquista a Biella il suo primo titolo Challenger con il successo in finale su Ivo Minář, battuto in tre set con il punteggio di 7-5, 3-6, 7-6. Immediatamente dopo supera per la prima volta le qualificazioni in un torneo ATP a Stoccarda, ma esce al primo turno del tabellone principale. Perde al Challenger di Recanati la finale in singolare contro Davide Sanguinetti, con il quale però si impone in quella in doppio.
L'ingresso in Top100
Il 2007 di Simone Bolelli si apre con l'eliminazione al primo turno a Chennai e nelle qualificazioni degli Australian Open. A febbraio perde la finale del Challenger di Bergamo contro Fabrice Santoro . Vince i suoi primi incontri nel circuito maggiore contro Gael Monfils e contro il nº 22 del ranking Dmitrij Tursunov al Masters Series di Miami , prima di essere sconfitto da David Ferrer. L'esordio in Coppa Davis risale ad aprile 2007 nella sfida persa 3-2 contro Israele: viene sconfitto nel primo singolare da Noam Okun, mentre prevale in quello senza peso contro Dudi Sela. Dopo aver perso la finale nel Challenger di Casablanca contro Marin Čilić, a fine mese a Barcellona batte il nº 26 ed ex nº 1 del mondo Marat Safin , uscendo al secondo turno per mano di Potito Starace: a fine torneo entra per la prima volta nella top 100 .
Una sola finale ATP in carriera
La carriera di Bolelli prosegue in crescendo anche nel 2008 quando dopo aver eliminato nell'ordine Marc Gicquel, Andreas Seppi, Hyung-Taik Lee e Paul-Henri Mathieu raggiunge la sua unica finale ATP a Monaco di Baviera, arrendendosi solo a Fernando González nell'atto conclusivo per 7-6, 6-7, 6-3. Ad inizio anno con Andreas Seppi aveva vinto il doppio nel Challenger di Bergamo. La stagione lo vede salire fino alla 37ª posizione ATP in novembre, ma il suo best personale in carriera arriverà nell'anno successivo.
Nel 2009 il 36° posto ATP
Il miglior piazzamento nella classifica ATP nel singolare lo raggiunge infatti nel febbraio 2009 con il 36º posto: per due settimane diventa il tennista nº 1 d'Italia, scavalcando Andreas Seppi , dopo il risultato in finale nell'ATP 250 di Monaco dell'anno precedente e con i 12 titoli Challenger conquistati. In questo periodo raggiunge il secondo turno degli Australian Open ed il terzo al Masters di Monte-Carlo: dopo tre anni e mezzo si interrompe però il lavoro con il coach Claudio Pistolesi , inviso anche alla Federazione Italiana.
La crisi nel singolo, i successi nel doppio
Se nel singolo arriva un periodo avaro con sei sconfitte consecutive al primo turno - periodo che continuerà anche nel 2010, nel doppio i risultati crescono: grazie ai quarti di semifinale insieme a Seppi nello Slam di Melbourne entra per la prima volta nella top 100 di specialità, oltre a raggiungere la semifinale a Lione, altre tre volte i quarti di finale in tornei ATP e gli ottavi agli US Open : a novembre sale alla 67ª posizione nel ranking di doppio.
La semifinale agli US Open e i Top40 nel doppio
Nel 2011 supera le qualificazioni sia al Roland Garros, dove viene sconfitto al secondo turno da Andy Murray , che a Wimbledon, dove elimina Martin Fischer e il nº 14 del mondo Stanislas Wawrinka , per poi cedere al terzo turno a Richard Gasquet, eguagliando la sua migliore prestazione in singolare in uno Slam. A Umago conquista il suo secondo titolo ATP nel doppio, ancora una volta con Fognini. Insieme arrivano in semifinale anche agli US Open e Bolelli entra per la prima volta nella top 50 del ranking. La coppia si impone anche in Coppa Davis, conquistando il punto decisivo nello spareggio contro il Cile: match che permetterà all'Italia di tornare nel gruppo mondiale dopo ben 11 stagioni di assenza.
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L'Australian Open del 2015
E' indubbiamente il 2015 l'anno da incorniciare nella carriera di Simone Bolelli: nel singolo dell' Australian Open al primo turno elimina Juan Mónaco e nel match successivo vince il primo parziale contro Roger Federer, che si impone poi al quarto set. Ma è in coppia con Fognini che scrive la storia: i due diventano la prima coppia italiana dell'era Open a conquistare un titolo del Grande Slam. In finale superano Mahut-Herbert con un duplice 6-4: grazie a questo traguardo, Bolelli incrementa ancora il suo best ranking di doppio raggiungendo la 27ª posizione e portandosi anche temporaneamente al top della race annuale.
Top10 nel doppio
Agli Internazionali d'Italia esce di scena al primo turno sia in singolare che in doppio, mentre al Roland Garros elimina Darcis, si prende la rivincita su Troicki e al terzo turno viene eliminato da David Ferrer. Nel doppio raggiunge con Fabio Fognini la semifinale e perdono di nuovo contro i gemelli Bob e Myke Bryan, come a Monte Carlo, ma a fine torneo Bolelli sale al 10º posto della classifica mondiale e Fognini al 9°, diventando i primi italiani a essere entrati nella top 10 di doppio.
Specialista del doppio
Gioca il suo ultimo match nel singolo nelle qualificazioni a Wimbledon del 2019, dove viene eliminato da Jiri Vesely: a 34 anni annuncia di volersi dedicare solo al doppio, specialità nella quale continua a mantenersi competitivo anche con diversi partners tra cui Máximo González - con cui si aggiudicherà a Santiago del Chile il primo titolo ATP nel 2021, sesto per l'italiano. In quell'anno chiude la stagione alla 25ª posizione mondiale, la migliore dall'aprile del 2016.
Di nuovo insieme a Fognini
All'inizio del 2022 torna a giocare con Fognini e già all'esordio stagionale i due riescono a raggiungere la finale nel torneo ATP di Sydney dove vengono sconfitti da John Peers e Filip Polášek. Vince con Fognini il torneo ATP 500 di Rio de Janeiro sconfiggendo nuovamente Murray e Soares in finale: questo è il primo titolo per la coppia italiana dopo quello vinto nel 2015 agli Australian Open, ed è il nono per Bolelli, che torna nella top 20 del ranking dopo quasi sei anni . Perde il doppio in coppia con Jannik Sinner nella sfida di Coppa Davis che i due perdono al tie-break contro la Slovacchia, mentre è di nuovo protagonista con Fognini in semifinale a Miami, eliminando fra gli altri le teste di serie nº 4 Polasek-Peers e perdendo al terzo set contro Wesley Koolhof e Neal Skupski. Agli Internazionali d'Italia perde la semifinale con Fognini contro gli stessi Mektić -Pavić, che si aggiudicheranno il titolo 2022.
Buenos Aires Open 2023
A inizio anno la coppia Bolelli-Fognini viene eliminata al primo turno a Auckland e agli Australian Open, ma i due si riscattano vincendo il titolo a Buenos Aires dove non perdono alcun set in tutto il torneo e in finale hanno la meglio su Nicolas Barrientos e Ariel Behar. All'I ndian Wells Masters sconfiggono Juan Sebastian Cabal e Robert Farah, ma vengono eliminati nei quarti da John Isner e Jack Sock. Per la stagione europea su terra battuta Bolelli cambia alcune volte partner e consegue i migliori risultati con Fabrice Martin arrivando nei quarti a Madrid e in semifinale a Ginevra. Esce presto invece a Miami e a Roma e a maggio scende al 46º posto. Risale al 41º a fine giugno dopo la finale persa all'ATP 500 di Halle in coppia con Andrea Vavassori. Ancora con Vavassori, a luglio viene sconfitto in finale all'ATP di Umago da Blaž Rola e Nino Serdarušić.
Australian Open 2024: la finale insieme a Vavassori
Insieme ad Andrea Vavassori, Bolelli si è reso protagonista di una cavalcata perfetta: nel primo turno hanno battuto Arneodo e Weissborn, poi la coppia francese composta da Mahut e Roger-Vasselin. Agli ottavi, invece, hanno superato Cacic e Molchanov, superando invece ai quarti la coppia tedesca composta da Krawietz e Puetz. Infine, il successo in tre set su un'altra coppia tedesca, vale a dire quella formata da Hanfmann e Koepfer. Sul più bello, però, i due hanno perso contro Bopanna e il padrone di casa Ebden.
Roland Garros 2024: finale storica
Un cammino fantastico quello di Bolelli e Vavassori nel Roland Garros 2024. Battuta la coppia brasiliana Melo-Matos in due set, gli italiani hanno piegato al terzo set Salisbury e Ram al terzo turno. In semifinale il tabellone i mette di fronte a Rohan Bopanna e Matthew Ebden, da cui vennero sconfitti all'Australian Open. La vendetta si concretizza in 3 set, 7-5 2-6 6-2. Era dal 1959 che una coppia tutta italiana non raggiungeva la finale del torneo francese. Gli avversari, Marcelo Arevalo e Mate Pavic, non hanno però lasciato scampo ai due azzurri: 7-5, 6-3.
Quando gioca Bolelli
Dopo il Roland Garros, non è ancora noto a quali tornei, in singolo o in doppio, parteciperà Simone Bolelli.