Un anno dopo, nel posto dove tutto è iniziato. Jannik Sinner è arrivato a Pechino, accolto in maniera entusiasta dai fan cinesi, a dodici mesi di distanza da quella svolta che lo ha portato a diventare, oggi, il numero uno del mondo. Nel 2023 l’azzurro vinse questo torneo battendo Alcaraz e Medvedev, dimostrando di essere pronto a quella scalata che ha poi fatto nel 2024, con due slam vinti e il trono mondiale conquistato. Sinner ha parlato alla vigilia dell’Atp 500 cinese, dicendo la sua anche riguardo la questione del calendario giudicato troppo fitto da molti dei suoi rivali, in primis Carlos Alcaraz, che dalla Laver Cup aveva lanciato l’allarme ("In questo modo ci uccideranno", le parole dello spagnolo) e Alexander Zverev ("All’Atp non importa la nostra opinione", ha detto il tedesco). Jannik, come suo stile, è stato molto più pacato e riflessivo, allargando il discorso alla possibilità di scelta da parte dei giocatori: "Si, è vero, il calendario è piuttosto lungo e fitto, soprattutto negli ultimi anni - ha detto Sinner -. È anche vero però che noi possiamo decidere cosa giocare e cosa non giocare.
Ci sono dei tornei dove si deve partecipare per forza, certo, ma la possibilità di scelta è abbastanza ampia. Quest’anno il calendario per me è stato molto intenso, ma se vuoi giocare un torneo lo giochi, altrimenti se ti vuoi allenare puoi anche non partecipare a quel torneo. Io stesso ho fatto questa scelta diverse volte. C’è la programmazione, prima di tutto". Il numero uno del mondo ha poi parlato di quello che è stato il periodo dopo gli Us Open: "Penso sempre a migliorare, non importa che risultato ho ottenuto e quello che sono riuscito a fare – ha continuato l’altoatesino – cerco sempre di capire cosa posso o non posso fare, come migliorarmi dentro e fuori dal campo. Sono felice di poter giocare, di disputare tornei, è il mio lavoro. Ci sono delle aree del mio gioco dove posso migliorare e con il mio team stiamo lavorando a questo". Sinner ha poi dedicato un pensiero ai suoi tifosi cinesi: "Sono molto felice di essere tornato qui, per me Pechino è un luogo e un torneo speciale – ha detto Jannik -. Ci sono tanti giocatori fortissimi, lo scorso anno il tabellone era davvero tosto. Non vedo l’ora di scendere in campo per il mio esordio".
Fonte: gazzetta.it