Sedici minuti di differenza. Nonostante un tabellone sulla carta certamente più complicato di quello di Carlos Alcaraz, Jannik Sinner rispetto al rivale spagnolo in questi primi tre turni di Wimbledon è rimasto in campo praticamente lo stesso tempo del campione in carica: 8 ore e 24 minuti per l’altoatesino, 8 ore e 8 minuti per il fenomeno iberico, che “paga” la maratona di cinque set contro un rinvigorito Frances Tiafoe, durata 3 ore e 53 minuti.
Lo spagnolo, prima di incontrare l’ex top 10 americano, non aveva ancora perso un set contro avversari come Lajal e Vukic, mentre Sinner prima della passeggiata contro Kecmanovic, aveva già lasciato due set per strada contro Hanfmann e soprattutto Matteo Berrettini, in un derby che rischiava di risolversi al quinto set, con tre tie break e quasi 4 ore in campo, fisicamente e mentalmente durissimo. Non per niente, dopo due turni Alcaraz era stato in campo 2 ore e 31 minuti in meno, ma è bastato un incontro per ribaltare completamente la situazione. Non è una cosa da poco.
Sinner più di tutti sa che è importantissimo non stancarsi troppo nelle fasi iniziali di uno slam, per arrivare più fresco possibile alle battute decisive. Jannik in Australia fu perfetto sotto questo punto di vista, quando arrivò in finale avendo perso solo un set e giocando molte ore meno di Medvedev (che al contrario era stremato) e anche in Francia, al Roland Garros, aveva perso solo un parziale, prima della sfida contro Alcaraz. Essere riuscito a superare turni così complicati non sprecando troppe energie rispetto al rivale più accreditato dalla stessa parte del tabellone, è davvero un grosso vantaggio, quando siamo quasi alla fine della prima settimana. Sinner adesso avrà un altro vantaggio, ovvero quello di giocare gli ottavi di finale contro un avversario che ha giocato il giorno dopo di lui. Lo sfidante sarà infatti Ben Shelton, che ha giocato oggi cinque set (per la terza volta in tre match) e 2 ore e 53 dopo lo stop per pioggia di ieri, e avrà sicuramente meno tempo di riposo rispetto a Sinner. Stessa cosa per Alcaraz, che incontrerà fresco e riposato il francese Humbert, anche lui reduce da un match oggi.
Fonte: Gazzetta.it