Error code: %{errorCode}

Tennis

Sinner e la difesa del numero 1: Nole e Alcaraz fuori dalla lotta, per il 2024 l'avversario è Zverev

Luigi Ansaloni
Sinner e la difesa del numero 1: Nole e Alcaraz fuori dalla lotta, per il 2024 l'avversario è ZverevN/A
Jannik metterebbe al sicuro la vetta con un successo a Flushing Meadows. Al tedesco non basterebbe il titolo per il sorpasso, ma resterebbe l'unico in grado di superarlo prima delle Atp Finals. Medvedev staccatissimo

Chi chiuderà la stagione da numero 1? Le sorprendenti e premature eliminazioni di Carlos Alcaraz e Novak Djokovic nella prima settimana dell'Us Open hanno avvicinato tantissimo Jannik Sinner all’obiettivo di essere in testa al ranking fino a fine 2024. L’azzurro a oggi ha la concreta possibilità di alzare a Torino il trofeo dedicato a chi finisce al primo posto in classifica durante l’anno: ovviamente, nessun italiano c’è mai riuscito. Dipende tutto da lui. Scongiuri a parte, i numeri parlano chiaro. Nella classifica virtuale in tempo reale (dunque, non quella ufficiale che uscirà alla fine dell'Us Open), Sinner ha 9.380 punti contro i 6.875 punti di Alexander Zverev, tornato al numero 2 del mondo e rivale più concreto attualmente al trono dell’italiano. Il numero tre, Alcaraz, finirà lo Us Open a quota 6.690 punti, avendone perso 670 rispetto al 2023 (era arrivato in semifinale), mentre al numero quattro troviamo Novak Djokovic, con 5.560 punti, -1900 rispetto al 2023, quando aveva vinto il titolo. Il fuoriclasse di Belgrado non era così in basso nel ranking da gennaio 2023. Tecnicamente ci sarebbe anche Medvedev ancora in corsa, visto che è ancora dentro lo Us Open, ma il russo, staccatissimo, dovrebbe vincere New York (andrebbe a 7075 punti) e poi recuperare quasi 3000 punti a Jannik nel giro di due mesi: francamente difficile da pensare. Un quadro più chiaro si avrà ovviamente alla fine di Flushing Meadows, ma tutto lascia pensare che a Torino si possa preparare una grande festa. Non male come vantaggio, ma dallo Us Open in poi sarebbe Sinner a dover difendere molti più punti rispetto a Zverev. L’azzurro dal 30 settembre in poi ha in uscita 500 punti a Pechino, i 90 degli ottavi di Shangai, i 500 della vittoria di Vienna, i 90 degli ottavi a Bercy e e i 1000 delle Finals di Torino, per un totale di 2180 punti, mentre Sasha di punti da difendere dallo Us Open in poi ne ha “soltanto” 1010, meno della metà di Jannik. Il margine di una rimonta, ci sarebbe, ma Zverev (che è già quello che ha giocato più di tutti, in questo 2024) dovrebbe fare miracoli e Sinner disastri.  Alcaraz e Djokovic sono molto lontani da Sinner, e dunque totalmente fuori dai giochi per il n.1 da qui a novembre, a causa di una disastrosa trasferta americana (da Cincinnati a New York) sia per lo spagnolo sia per il serbo. Rimane Zverev, che se vincerà la non facile sfida di stanotte contro Nakashima avrà eguagliato i quarti di finale dello scorso anno, mettendo qualche altro punto in classifica. Sinner ha già fatto meglio del 2023 (gli ottavi quest’anno danno 20 punti in più), e da qui in avanti ha solo da guadagnare. Jannik dunque, a oggi, ha un bottino considerevole di 2505 punti di vantaggio su Zverev, che sulla carta rimane l’unico avversario possibile di Sinner per il primo posto da qui a fine anno. Se Jannik vincesse lo Us Open, arrivando a 11.180 punti, la questione sarebbe praticamente conclusa a metà settembre. Al contrario, in caso di vittoria del tedesco, ci sarebbero margini per la lotta, visto che Sascha salirebbe a 8.675 punti. Sinner con gli ottavi conquistati è a quota 9.380, con i quarti salirebbe a 9.580, con la semifinale a 9.980, con la finale a 10.480. 

Fonte: Gazzetta.it