È uno Jannik Sinner mentalmente provato quello che si presenta in conferenza stampa dopo la vittoria su Lehecka nei quarti di finale dell'Atp 500 di Pechino, ma il numero 1 del mondo, con la solita calma, torna sulla vicenda doping senza troppi giri di parole. "È chiaro che è una situazione difficile, ma mi ripeto sempre che non ho fatto nulla di sbagliato. Sicuramente ho avuto delle notti insonni durante questo periodo e adesso non sarà facile". Jannik parla delle difficoltà che riguardano anche il suo team. "È un momento duro per tutti noi, siamo dispiaciuti di essere nuovamente in questa situazione. Sicuramente questo mi ricorda che cose del genere possono sempre succedere. Stare con le persone vicine, quelle che mi conoscono veramente, è il mio modo di affrontare questa vicenda. Ma rimane tutto molto difficile". Poi un pensiero sul torneo e sul match con Lehecka. "Lui è un giocatore molto scomodo da affrontare e ho sprecato qualche occasione, soprattutto nel finale di secondo set, quando lui serviva per raggiungere il tie-break. Ho sbagliato un paio di dritti e contro uno che mette pressione come Lehecka non è una buona cosa".
Sinner dà uno sguardo anche al suo prossimo avversario, che sarà il cinese Bu, in grado di eliminare Rublev nei quarti. "Non lo conosco affatto, ma sta giocando un tennis incredibile, forse il migliore in carriera. Ha raggiunto la semifinale ad Hangzhou e anche agli Us Open era riuscito a entrare nel tabellone principale, perdendo contro Ruud. Sarà spinto dal pubblico di casa". E Daniil Medvedev, dopo aver battuto Cobolli, ha parlato di Sinner e delle novità di questi giorni, con la Wada che ha deciso di appellarsi contro l'assoluzione: "Negli spogliatoi ne ho discusso con alcuni colleghi russi. Anche in questa vicenda c'è chi pensa che debba essere sospeso e chi no. Questioni come queste io cerco sempre di guardarle da una giusta distanza, pensando a quanto sia dura per lui gestire ora questa faccenda". Il russo ha poi aggiunto: "E' una situazione davvero complicata. Dico che lui ha ragione a fare ciò che sente di dover fare così come la Wada sta facendo forse quel che deve fare. Vedremo come andrà a finire, pensavamo che la storia fosse conclusa e invece no. Io la penso un po' come Carlos Alcaraz, Jannik mi sta simpatico. Non penso che sia una vicenda che getti una cattiva reputazione sul tennis, se la stessa cosa fossa accaduta a 10 top ten tutta la vicenda sarebbe diversa. Invece è una situazione che riguarda solo lui e adesso non resta che vedere come andrà a finire".
Fonte: gazzetta.it