In semifinale c'era già ancora prima di scendere in campo grazie alla gentile concessione di De Minaur che aveva strappato un set a Fritz, contro Medvedev si è limitato a chiudere da campione, battendolo in due set 6-3 6-4 e piazzandosi in testa al girone intitolato a Ilie Nastase, invitato a lanciare la monetina per il sorteggio. Fuori Daniil, dunque, e vanti Taylor che torna in semifinale dopo due anni. All'incrocio numero 16 (compreso quello non ufficiale del Six King Slam a Riad) i due si conoscono bene, si annusano fin dall'inizio cercando una nuova chiave tattica per mettere l'altro in difficoltà. Jannik velocizza gli scambi, Daniil li rallenta tessendo le sue ragnatele. Il primo ad avere occasioni di break, però è l'altoatesino che nel 6° game si porta sul 15-40. Il russo riesce a riacciuffare i vantaggi e con una gran seconda si guadagna la chance del 3-3. Il suo rovescio è fuori, si torna ai vantaggi ma poi, sempre col rovescio, tiene il turno di battuta. Sul 4-3, Sinner si porta di nuovo 15-40 e questa volta chiudecon una gran difesa che costringe il russo all'errore. L' "Olé Sinner" fa tremare il palazzetto, ma Jannik non si scompone e chiude con un game perfetto al servizio, suggellato dall'ace al primo set point.
Medvedev è costretto a giocare aggressivo e gli errori alla fine del primo parziale sono 9 contro i 3 del numero 1 al mondo. Alla ripresa il russo non si scompone e concede un solo 15 in avvio. Le certezze, però, si sgretolano in fretta e Jannik, implacabile, con due punti da fenomeno dal 30-30, guadagna la palla break con un dritto in avanzamento, poi la converte aprendo il campo con il dritto e chiudendo con il rovescio, 2-1. Sinner sigilla il vantaggio e pennella sogni lungolinea col rovescio spaventando Medvedev che resta ancora a galla, attaccato alla partita e addirittura ha due palle del controbreak sul 3-2. La prima si spegne in rete, ma la seconda va a segno grazie all'errore di dritto del numero 1 al mondo. Si torna sul 3-3 e Daniil sale 4-3 tenendo la battuta a zero rinfrancato dal controbreak. Sul 4-4 il russo fa tutto da solo, finisce 0-30 ma si riporta in pari e con servizio-rovescio agguanta la palla del 5-4, Sinner non lo molla, vince uno scambio lunghissimo, ha la chance del 5-4 e Medvedev affonda col dritto in rete. Jannik serve per il match dopo 1 ora e 8 minuti. Il numero 4 al mondo infila due risposte vincenti e si porta 30-30 ma non basta: arriva il match point e Jannik chiude.
Fonte: Gazzetta.it