E sono cinque, su undici. Jannik Sinner batte ancora una volta Daniil Medvedev, la quinta consecutiva, e conquista la finale del Masters 1000 di Miami. Non solo, continua a correre verso il best ranking di numero 2 al mondo che raggiungerà soltanto in caso di conquista del titolo domenica contro Grigor Dimitrov. La ventunesima vittoria su 22 partite giocate da inizio anno vuol dire ancora record, ancora presenza nell'elite dei pochissimi che sono riusciti in questa impresa, e arriva con una prestazione impressionante, un dominio assoluto. Il simpatico Meddi sperava in una rivincita della finale Slam in Australia ma si è dovuto arrendere a un Sinner stellare, che passa 6-1 6-2 in un'ora e 9 minuti, sotto gli occhi di Serena Williams. E invece è arrivata la rivincita della finale 2023, l'ultima sconfitta di Jannik contro il russo. Medvedev regala il 15-15 con il primo doppio fallo, poi manda lungo il dritto del 15-30. Il russo salva la prima palla break con l'ace, poi ne annulla una seconda ma alla terza Jannik va a segno con il suo marchio di fabbrica, uno splendido dritto in cross. Ma Medvedev non si fa destabilizzare, prosegue con il suo piano di gioco e ha subito due occasioni di controbreak. Da 15-40 Sinner rimonta fino ad avere la palla del 3-0, e chiude con il dritto del russo che si spegne in rete. Jannik è una furia nel quarto game: alla quarta palla break strappa di nuovo la battuta a Medvedev e sale 4-0, poi 5-0. Medvedev non sbaglia nel suo turno di battuta, serve solo prime e finalmente porta a casa un game, ma non c'è accenno di rimonta e l'altoatesino chiude 6-1. Nel cambio campo le casse sparano "Hot stuff", roba forte, quella che ha messo in campo l'allievo di Darren Cahill per tutto il primo set. Ma nel secondo Daniil non riesce a scuotersi e prende subito uno schiaffone. Break in apertura. Sguardi truci al povero Gilles Cervara che assiste impotente al trattamento d'urto riservato al suo assistito e poi ancora "Game, Sinner" per il 2-0. Il numero 4 al mondo prova a reagire, nel 4° game ha una palla del controbreak ma Sinner con tre prime chiude la faccenda. A un certo punto un piccolo gufo inizia a volare per lo stadio, forse un estremo tentativo di girare la partita, ma Jannik è immune anche alle gufate e sale 5-1 per poi chiudere 6-2 dopo essere finito sotto 0-30.
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Sinner implacabile, travolge Medvedev ed è in finale a Miami: numero 2 a un passo
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