Sinner, ora la volata finale prima di Torino (e la Coppa Davis): il calendario

L'anno mostruoso di Jannik Sinner, quello che lo ha portato a vincere due Slam (Australian Open e Us Open), due Masters 1000 (Miami e Cincinnati) e che lo ha condotto al numero 1 del ranking Atp, non è ancora finito. E Sinner, che proprio nella parte finale del 2023 ha cominciato a esplodere come giocatore di vertice, dovrà difendere dei punti ma avrà modo di conquistarne altri, per rendere la sua stagione 2024 ancora più epica e indimenticabile. Di sicuro Jannik si prenderà un paio di settimane di pausa e tornerà in campo a Pechino (26 settembre-2 ottobre), nell'Atp 500 dove difenderà il successo ottenuto contro Medvedev nella finale dello scorso anno.  Jannik, con l'opportunità di migliorare ancora il suo bottino di punti, dovrebbe presentarsi al Masters 1000 di Shanghai (dal 2 al 13 ottobre), dove può sicuramente far meglio rispetto agli ottavi di finale dello scorso anno (sconfitta contro l'americano Shelton in 3 set). Poi Sinner dovrà decidere se iscriversi o rinunciare all'Atp 500 di Vienna (21-27 ottobre), dove dovrebbe difendere i 500 punti ottenuti nel 2023, battendo sempre Medvedev in finale (fu l'inizio della striscia vincente che lo ha visto sconfiggere il russo in tutte le salse, tranne a Wimbledon 2024). Sinner, che a meno di catastrofi si presenterà alle Atp Finals di Torino (10-17 novembre) da numero 1 del mondo, con l'obiettivo di riscattare la sconfitta nella finale del 2023 contro Djokovic, può migliorare ancor di più il suo score personale al Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove ha quasi tutto da guadagnare, visto il forfait alla seconda partita (avrebbe dovuto affrontare De Minaur) del 2023. Dopo le Finals ci sarà spazio anche per le finali di Coppa Davis. L'Italia di capitan Volandri ha rinunciato a convocare Sinner e Musetti per il girone di qualificazione che partirà mercoledì a Bologna. Ma gli azzurri hanno tutte le carte in regola per arrivare alle Finals di Malaga (19-24 novembre), dove Sinner vuole essere l'ago della bilancia, così come fu lo scorso anno, quando fu decisivo per riportare la Davis in Italia 47 anni dopo l'impresa del 1976.