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Tennis

Sinner, Paolini e una squadra da sogno: l'Italia alle Olimpiadi è in missione per l'oro

Riccardo Crivelli
Sinner, Paolini e una squadra da sogno: l'Italia alle Olimpiadi è in missione per l'oroN/A
Tantissimi top player fanno diventare questa edizione dei Giochi un altro slam. Gli azzurri possono andare a medaglia in tutte le specialità

Tutti la vogliono. Per questo saranno Giochi pazzeschi. Non era mai successo, dal ritorno del tennis nel programma a cinque cerchi (Seul 1988), che il torneo olimpico fosse in cima ai desideri di tutti. Di solito, l’appuntamento ha un appeal limitato, ed è vissuto quasi come una scocciatura infilata tra Wimbledon e la lunga stagione sul cemento americana; e poi ti consegna un trionfo che non possiede certamente il fascino e il peso di uno Slam. Ma stavolta è diverso, e certamente ha influito pure la sede: si giocherà infatti al Roland Garros, sugli stessi campi che dal 1928 ospitano gli Internazionali di Francia. E così, a scorgere l’elenco degli iscritti, ci si rende conto che malgrado la durata (9 giorni e non 15) e tutte le partite al meglio dei tre e non dei cinque, per l’occasione non è azzardato parlare di quinto Major. Tra gli uomini, per dire, saranno presenti otto dei primi dieci del mondo, con l’eccezione di Rublev e Dimitrov, mentre tra le donne mancheranno la Sabalenka e la Jabeur.

In questo contesto extralusso, l’Italia si presenterà a Parigi con dieci giocatori e il ruolo di nazione guida, perché coltiva chance di medaglia in tutte e cinque le specialità del programma: il podio, agli azzurri, manca addirittura da un secolo, dal bronzo di De Morpurgo nel 1924, proprio a Parigi. Nel tabellone maschile, Sinner è la testa di serie numero 1, uno status conquistato grazie a una stagione fin qui meravigliosa: dietro di lui Djokovic e Alcaraz (dunque, potrà incontrarli solo in semifinale, cioè in zona medaglia), mentre su tutti aleggia l’ombra di quel diavolo di Nadal, pericolosissimo incubo che potrebbe turbare i sonni degli altri big fin dal primo turno, visto che non sarà incluso nel seeding. Jannik, dopo l’eliminazione ai quarti di Wimbledon per mano di Medvedev e la breve vacanza in Sardegna con la fidanzata Anna Kalinskaya, è tornato a Montecarlo dove da oggi inizierà ad allenarsi in proiezione olimpica. Ieri è ripartito da Olbia, da solo, per Nizza con un volo privato, non prima di essersi concesso ai fan che lo hanno riconosciuto, stringendo mani e firmando autografi. Dopo il ritiro preventivo da Båstad, in programma questa settimana, Sinner non giocherà tornei di preparazione prima di Parigi (dove arriverà il 23 con tutto il resto della squadra), affidando al lavoro intensivo sotto le cure di coach Vagnozzi il rapido riadattamento alla terra, sognando la rivincita di Alcaraz che al Roland Garros lo ha sconfitto in semifinale: "I Giochi Olimpici saranno un momento chiave della mia carriera, non vedo l’ora di rappresentare l’Italia: certamente l’obiettivo è di conquistare una medaglia".

Quanto agli altri tre italiani del singolare, Musetti, Darderi e Arnaldi, non figureranno certo come comparse, soprattutto Lorenzo reduce dalla consacrazione di Wimbledon. Il carrarese e Jannik disputeranno pure un intrigante doppio insieme, anche se le carte migliori nella specialità ce le giocheremo con Bolelli e Vavassori, due finali Slam in stagione (perse) tra cui proprio quella parigina e due titoli a Buenos Aires e Halle, nonché il numero 3 nella Race annuale.  Una coppia collaudatissima e fortissima, come d’altronde quella composta da Paolini ed Errani nel femminile: Jas e Sarita, sulla terra, hanno vinto la finale agli Internazionali d’Italia e hanno perso quella dello Slam francese, consolidando un affiatamento che può davvero produrre scintille olimpiche, anche se Stati Uniti (con Gauff e Pegula) e Repubblica Ceca (con Krejcikova e Siniakova, che tornano insieme per l’occasione) presentano due coppie formidabili. La Paolini, peraltro, sull’onda dei risultati degli ultimi quattro mesi (successo nel 1000 di Dubai, finali al Roland Garros e a Wimbledon, solido approdo nella top ten), pone una seria candidatura alla medaglia anche in singolare, dove soltanto la polacca Swiatek, che l’ha battuta per il titolo al Bois de Boulogne sei settimane fa, appare superiore sulla superficie.

E poi c’è la suggestione che ci accompagnerà fino al 24 luglio, giorno della chiusura delle iscrizioni del doppio misto: Jannik e Jasmine insieme per l’oro. La doppia J dei desideri azzurri. La squadra che va all'Olimpiade: per il singolare maschile Sinner, Musetti, Darderi e Arnaldi; per il doppio Vavassori-Bolelli e Sinner-Musetti. Nel femminile in gara Paolini, Cocciaretti e Bronzetti. Per il doppio Errani-Paolini e Bronzetti-Cocciaretto. Per il doppio misto il 24 luglio scade il termine per l'iscrizione. La coppia più probabile sarà Vavassori-Errani ma si sta facendo un tentativo per Sinner-Paolini.

Fonte: Gazzetta.it