L'emozione traspare dagli occhi, il trofeo dello Us Open dalle mani di Agassi, come Jannik allievo di Darren Cahill. Jannik Sinner ha gli occhi lucidi quando è il momento di parlare, e anche questa volta le sue parole sono prima per il rivale sconfitto: "Stai facendo un grande lavoro col tuo team, sono sicuro avrai tante altre occasioni". Non ha l'aria di crederci molto Taylor Fritz, che avrebbe voluto regalare una gioia ai 24mila dell'Arthur Ashe e a tutta l'America. Sinner poi ammette che è stato un periodo difficile: "Ringrazio il team per essermi stato sempre vicino. Sono contento di quello che ho, ma so bene che si può ancora crescere e migliorare e continueremo a mettere tutto il nostro impegno per farcela". Alla vigilia aveva ammesso non avere grandi aspettative per questo torneo, soprattutto per l'annuncio della positività al doping per cui è stato dichiarato innocente: "Come ce l'ho fatta? Abbastanza bene... Ci siamo allenati sempre tanto in questi giorni, e ho capito quanto sia importante la parte mentale. Sono felice e orgoglioso di quello che abbiamo conquistato e ringrazio tutti per essere stati così corretti. È stato incredibile, abbiamo raccolto tante vittorie importanti quest'anno, a partire dall'Australia. Il primo Slam mi ha dato tanta fiducia. ma il lavoro non finisce mai, continuerò il mio percorso". Se dopo aver vinto a Melbourne aveva dedicato il titolo ai genitori che lo avevano lasciato libero di scegliere la propria strada, questa volta le perole sono per la zia malata: "Oltre al campo c'è soprattutto la vita - prosegue Jannik - e voglio dedicare questo titolo a mia zia perché sta male e non so per quanto tempo l'avrò ancora nella mia vita. È bello poter condividere questo momento con lei. Se c'è un augurio che posso fare a tutti è la salute".
Tennis
Stavolta Sinner si commuove: "È per mia zia, sta male. Auguro a tutti di restare in salute"
N/A