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UEFA Women's Champions League

Storia e curiosità sulla UEFA Women's Champions League

Storia e curiosità sulla UEFA Women's Champions LeagueGetty Images
Il torneo di calcio femminile più importante d'Europa, la Women's Champions League. Scopriamo insieme questa competizione tra origini, riforme e record.

La nuova stagione di calcio europeo ci ha regalato anche una UEFA Women's Champions League del tutto rinnovata. Le campionesse in carica del Barcellona vogliono replicare il successo dello scorso anno, impresa tutt’altro che semplice vista la concorrenza agguerrita.

Cos’è la UEFA Women's Champions League

La Women's Champions League è il torneo di calcio femminile più importante d’Europa, riservato alle squadre vincitrici dei rispettivi tornei nazionali. Due posti spettano invece alle prime dodici federazioni nazionali nel ranking UEFA, mentre tutte le altre possono iscrivere una sola squadra.

Le giocatrici del Chelsea esultano durante la UEFA Womens Champions League 2020/2021Getty Images

La storia della UEFA Women's Champions League

Le origini

La prima edizione di questa competizione si tenne nel 2001/2002 con il nome di UEFA Women's Cup. A vincere fu il Francoforte, che si impose 2-0 sulle svedesi dell’Umeå.

Nelle prime tre edizioni, il torneo prevedeva una prima fase di qualificazione che riduceva il numero a trentadue squadre per la fase a gironi. Successivamente, le squadre vincitrici degli otto gironi accedevano ai quarti di finale.

A partire dall'edizione 2004/2005 le squadre vincitrici dei gironi di qualificazione accedevano a una seconda fase a gironi, a cui partecipavano sedici squadre divise in quattro gironi. Accedevano ai quarti di finale le prime due classificate di ciascun girone, con le prime ad affrontare le seconde. Le partite dei gironi venivano ospitate da una delle squadre del gironi e giocate nel giro di cinque giorni.

Il cambio di nome in UEFA Women's Champions League

A partire dall’edizione 2009/2010, la competizione cambiò il nome in UEFA Women's Champions League. La prima vincitrice nel nuovo formato fu il Turbine Postdam, che sconfisse l'Olympique Lione ai calci di rigore. Con il nuovo formato accedevano alla competizione anche le squadre che si erano classificate seconde nei campionati delle prime otto federazioni nel ranking UEFA.

Il formato del torneo consisteva in una fase a gironi e una a eliminazione diretta. A quest’ultima partecipavano le vincitrici di ciascun girone e le squadre direttamente qualificate, per un totale di 32 contendenti che si affrontavano con partite di andata e ritorno. La finale si disputava in partita unica in campo neutro e il giovedì prima della finale della Champions League maschile.

La riforma del 2016

A partire dall'edizione 2016/2017, il numero di federazioni che possono iscrivere due squadre alla Women's Champions League passò da 8 a 12. Inoltre, le vincitrici dei campionati nazionali di queste 12 federazioni accedevano direttamente ai sedicesimi di finale, così come le seconde classificate delle stesse federazioni. Accedeva ai sedicesimi di finale anche la squadra vincitrice della Women's Champions League dell'edizione precedente, anche se non direttamente qualificata attraverso il proprio campionato nazionale. Il resto del formato del torneo rimaneva inalterato.

Il quinquennio d’oro dell’Olympique Lione

Dopo un periodo di dominio delle squadre tedesche, tra il 2016 e il 2020 a riscrivere la storia di questa competizione ci ha pensato il Lione, vincitore di cinque Champions di fila, di cui tre in finale contro il Wolfsburg. Tra le giocatrici del club francese solo in tre sono riuscite a conquistare tutte e sette le Champions League del Lione: Sarah Bouhaddi, Wendie Renard (capitano della squadra) e Eugenie Le Sommer. 

Oggi gli equilibri europei sembrano essere cambiati. A interrompere il dominio del Lione è stato il Barcellona, che nel 2021 si è aggiudicato il trofeo dopo aver battuto in finale il Chelsea. 

FC Barcelona UEFA Women's Champions LeagueGetty

Il nuovo regolamento

L'edizione 2021/2022 segna un nuovo cambio di formato della competizione. Quattro squadre sono ammesse direttamente alla fase a gironi, mentre le restanti dodici vengono ammesse tramite la fase di qualificazione, sette provenienti dal percorso “campioni” e cinque dal percorso “piazzate”. La fase a gironi è seguita dalla fase a eliminazione diretta, che parte dai quarti di finale, ai quali si qualificano le prime due classificate nei quattro gironi.

Statistiche e record della UEFA Women's Champions League

Questi i record di squadra più importanti della Women's Champions League:

  • Titoli: Olympique Lione (8)
  • Titoli consecutivi: Olympique Lione (5)
  • Finali disputate: Olympique Lione (10)

Questi invece i record individuali:

  • Titoli: Eugénie Le Sommer e Wendie Renard (8)
  • Miglior marcatore: Ada Hegerberg (59)
  • Miglior marcatore in una singola edizione: Ada Hegerberg (15)

Giocatrice dell'anno

Al termine di ogni stagione, la UEFA nomina la giocatrice dell'anno, selezionata in base alle prestazioni dell'anno precedente. Questo l'albo d'oro:

StagioneGiocatriceSquadra
2012/2013Nadine AngererFrancoforte
2013/2014Nadine KeßlerWolfsburg
2014/2015Célia ŠašićFrancoforte
2015/2016Ada HegerbergOlympique Lione
2016/2017Lieke MartensBarcelona
2017/2018Pernille Harder Wolfsburg
2018/2019Lucy BronzeOlympique Lione
2019/2020Pernille HarderWolfsburg
2020/2021Alexia PutellasBarcelona
2021/2022Alexia PutellasBarcelona
2022/2023Aitana BonmatìBarcelona

Allenatore dell'anno

Dal 2020, oltre alla giocatrice, la UEFA nomina anche l'allenatore che si è distinto nella stagione precedente. Questo l'albo d'oro:

StagioneAllenatoreSquadra
2019/2020Jean-Luc VasseurOlympique Lione
2020/2021Lluís CortésBarcelona
2021/2022Sarina WiegmanInghilterra
2022/2023Sarina WiegmanInghilterra

Le partite memorabili

La Women's Champions League ha spesso regalato partite bellissime, ricordate ancora oggi. 

Tyresö-Wolfsburg

Tra queste c’è la finale di Lisbona del 2014, quando il Wolfsburg sconfisse il Tyresö dopo una partita ricca di colpi di scena. Nel giro di due minuti le svedesi andarono in vantaggio con Marta e poi raddoppiarono con Boquete. Nel secondo tempo le tedesche pareggiarono i conti prima con Popp e poi con Müller. Pochi minuti dopo, Marta portò di nuovo avanti il Tyresö, ma Faißt pareggiò ancora. Il gol del definitivo 3-4 per le tedesche portò la firma ancora di Müller.

DataPartitaRisultato
22 maggio 2014Tyresö-Wolfsburg3-4

Francoforte-Paris Saint-Germain

L’anno successivo, la finale tra Francoforte e Paris Saint-Germain si decise a pochi minuti dal termine. A passare in vantaggio furono le tedesche con Šašić. Il Francoforte sembrava in pieno controllo della gara, ma a cinque minuti dall'intervallo le parigine pareggiano con Delie. Quando i supplementari sembrano ormai vicini, al 91’ un cross di Marozsán venne deviato in rete da Islacker e il Francoforte festeggiò il suo quarto titolo europeo.

DataPartitaRisultato
14 maggio 2015Francoforte-Paris Saint-Germain2-1

Olympique Lione-Wolfsburg

Altra partita che rimarrà nella storia di questa competizione è la finale del 2018 tra Olympique Lione e Wolfsburg. Dopo i primi 90 minuti, il punteggio era ancora bloccato sullo 0-0, ma la vera partita cominciò ai supplementari: il Wolfsburg passò in vantaggio al 93′ con Harder, ma l’espulsione di Popp cambiò i piani delle biancoverdi. In due minuti Henry e Le Sommer ribaltarono il risultato. Le francesi dilagarono con Hegerberg e Abily nel secondo supplementare.

DataPartitaRisultato
24 maggio 2018Olympique Lione-Wolfsburg4-1 (d.t.s.)

Barcellona-Wolfsburg 3-2

Anche la finale dello scorso anno resterà nella storia. Le tedesche passano in vantaggio e chiudono il primo tempo 2-0 grazie alle reti di Pajor e Popp. Nella ripresa, però, le catalane rimontano grazie alla doppietta in pochi minuti di Patricia Guijarro, mentre il gol che spezza l'equilibrio e regala la Champions al Barcellona è Fridolina Rolfo, a segno al 70'.

DataPartitaRisultato
3 giugno 2023Barcellona-Wolfsburg3-2