È cresciuto fra vecchi aerei da restaurare e auto d’epoca, due passioni di famiglia. Suo padre era uno degli ufficiali più decorati della Royal Air Force. E così James Allison, a cui piaceva anche la matematica, non ha fatto fatica a scegliere la propria strada nella vita. Si è laureato a Cambridge in ingegneria aerospaziale, ha inviato un curriculum ai team di F.1 e appena uscito dall’ateneo era già stato assoldato da un grande progettista come John Barnard. Nel mondo dei gran premi ha vinto ovunque sia andato: due Mondiali con Michael Schumacher alla Benetton, altri cinque sempre con Schumi fra il 2000 e il 2004 alla Ferrari, due con Fernando Alonso alla Renault e infine, dopo un breve ritorno a Maranello negli anni di Sebastian Vettel, altri quattro titoli alla Mercedes con Lewis Hamilton.
Dietro ai segreti di Ineos Britannia, la barca rivale di Luna Rossa nella finale della Louis Vuitton Cup, c’è questo geniaccio eclettico dall’aspetto mite, che parla un italiano fluente e che in trent’anni ha messo assieme un curriculum paragonabile a quello di Adrian Newey. Il suo coinvolgimento nella America’s Cup, legato al fatto che il magnate James Ratcliffe è sponsor sia del consorzio britannico sia del team Mercedes in F.1, è durato dall’aprile 2021 all’aprile 2023, prima che Allison fosse richiamato d’urgenza da Toto Wolff per riprendere il ruolo di direttore tecnico delle Frecce d’argento, che nel frattempo erano precipitate in una profonda crisi. Il Re Mida quest’anno è tornato a risollevare la Mercedes, ma intanto ha lasciato in eredità il lavoro fatto per l’America’s Cup. Non è un mistero che le imbarcazioni odierne siano delle F.1 del mare, considerate le velocità e il fatto che la carena dello scafo sia totalmente sollevata fuori dall’acqua, con implicazioni aerodinamiche.
Nella sede inglese della Mercedes a Brackley, ci sono circa ottanta ingegneri, raggruppati nella divisione di “Scienze Applicate”, che si occupano del disegno, della progettazione e della validazione degli elementi che compongono la barca di Ineos Britannia, con l’aiuto di simulazioni per valutarne l’efficacia. Né più e né meno di quello che avviene quando si costruisce una monoposto di F.1. Adesso Allison è coinvolto solo a livello superiore, mentre l’attività giornaliera è guidata da Geoff Willis, altra vecchia conoscenza dei GP. È stato uno dei leader tecnici della Mercedes fin dal 2011 e fra gli artefici dei successi di Hamilton e Rosberg. Con tanti cervelloni a bordo, non bisogna stupirsi che Ineos Britannia sia arrivata fin qui.
Fonte: gazzetta.it