La nota positiva è senza dubbio la vittoria per 3-1 contro il Belgio agli ottavi di finale. Quella meno lieta è quel secondo set perso 23-25, contro un avversario in estrema emergenza, che è riuscito comunque ad aprire piccole ferite dolorose. In vista della delicata sfida contro la Russia dell'1 settembre, il calo di attenzione delle azzurre suona come un campanello d'allarme. Alla Stark Arena di Belgrado, però, non ci sarà spazio per gli errori. E Elena Pietrini sembra essere la rappresentante perfetta di questo cinismo necessario per continuare il sogno agli Europei di pallavolo.
Pietrini, la stella del nuovo millennio
Tra alti e bassi azzurri infatti, una luce sembra essere sempre splendente: quella di Elena, schiacciatrice classe 2000 che si sta mettendo in mostra con ottime prestazioni. Nel match contro il Belgio 19 punti, 56% in attacco e il premio di migliore della sfida.
La carriera
Una carriera iniziata a 15 anni, in B2: esordio nella massima serie con il Club Italia prima e con Scandicci poi. Ci sono già tanti successi nel palmares per una giocatrice di soli 21 anni: l'argento all’Europeo under 18 e l'annesso premio come miglior schiacciatrice, l'oro al Mondiale under 18 con la consegna del premio MVP, le numerose convocazioni con la nazionale seniores con cui ha addentato l'argento al Mondiale 2018.
Lei che ha abbandonato la ginnastica per la sua eccessiva altezza e che si è innamorata della pallavolo grazie a Giulia, la sorella maggiore che questo sport l'aveva sempre praticato. Figlia d'arte (il papà è stato giocatore in serie A1 di basket) è emiliana e si ispira a Maurizia Cacciatori a Francesca Piccinini.
La Serbia sempre e comunque
Prima la sconfitta al Mondiale 2018, in finale, poi quella all'Europeo 2019, in semifinale. E, per ultimo il rumoroso k.o. ai quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo: la Serbia alle nostre azzurre ha saputo fare davvero molto male negli ultimi tempi. Il destino ora potrebbe far incrociare nuovamente queste due squadre, ma solo nella casellina da riempire con i nomi delle finaliste. L'energia inesauribile di Elena e la sua cattiveria sportiva come arma in più per servire un piatto freddo che la squadra di coach Mazzanti attende con ansia.
I quarti di finale
La Serbia, infatti, è sicuramente una delle (se non la) favorita, specie nel lato sinistro del tabellone. Serve raggiungere quella sfida. Per farlo bisognerà evitare i blackout visti troppe volte negli ultimi mesi. Nell'elenco delle migliori 8, intanto, c'è ancora una volta l'Italia, come accade con costanza dal lontano 1981. La Russia, impostasi per 3-1 sulla Bielorussia, è uno spartiacque decisivo ai quarti di finale. Si potrebbe dire uno dei due ostacoli (in una eventuale semifinale l'avversario sarà o la Svezia o l'Olanda) prima di raggiungere quella agognata finale che ha un retrogusto di vendetta.
Agli ultimi Europei, la squadra di Mazzanti si è classificata terza, ora la voglia di migliorarsi e riscattarsi è tanta. Elena è chiamata a fare la differenza e, nonostante la sua giovane età, a portare una mentalità cinica e vincente anche fra le compagne, per evitare gli ennesimi cali di concentrazione e non tornare a casa tra i rimpianti.