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Volley

Riecco Egonu, ma in dubbio c'è Orro e Pietrini è ancora out: Milano tra ambizioni e infortuni

Rodolfo Palermo
Riecco Egonu, ma in dubbio c'è Orro e Pietrini è ancora out: Milano tra ambizioni e infortuniN/A
La squadra lombarda non riesce a lavorare a pieno organico ed è attesa da sei incontri in tre settimane tra campionato e Champions: l'opposta ha ripreso, ma la palleggiatrice soffre per un sovraccarico al ginocchio sinistro 

Una squadra che vuole correre nonostante il freno di continue assenze. La Numia Vero Volley Milano non trova pace con gli infortuni, e dopo aver fatto a meno sinora di Elena Pietrini e fino a una decina di giorni fa di Paola Egonu, rischia ora di perdere Alessia Orro. Solo che adesso, a correre, è il calendario, che propone un mese con un tour de force di sei gare in tre settimane, cui seguirà l’appuntamento, il primo della storia del Vero Volley, del Mondiale per club di Hangzhou, Cina, dal 17 al 22 dicembre.  Un percorso lungo, che inizia questo venerdì l’attesissima sfida dell’Unipol Forum di Assago con Conegliano, rivincita della Supercoppa di neanche due mesi fa (e di tante altre sfide negli ultimi anni, comprese due finali scudetto e l’ultima finale di Champions). Attesa rinforzata anche dalla presenza sul parquet di sette olimpioniche azzurre.  Una gara che conta più dei tre punti in palio per la regular season (che vede le pantere in testa con 5 lunghezze di vantaggio proprio sulla Numia). “È una gara importante innanzitutto per i tre punti, che possono essere decisivi” dice il tecnico di Milano, Stefano Lavarini. E ancora:  "Ma soprattutto per misurarci, per vedere a che punto siamo e su che cosa dobbiamo migliore”. 

A seguire l’impegno Champions sul campo del Vakifbank di Istanbul, che recentemente ha cercato di allettare Egonu per un ritorno a Istanbul. Già, Paola Egonu. È bastato che si alzasse dalla panchina, nell’esordio stagionale contro Busto, perché i tifosi facessero lievitare i decibel dell’Allianz Cloud. Con l’oro olimpico al collo e il contratto in scadenza, tra voci di mercato e desiderio di tornare dopo l’operazione alle fosse nasali, l’opposta azzurra è scesa in campo: sprazzi del suo talento si sono visti, ma la forma ideale è da ritrovare come il feeling tecnico con le compagne. “Con Paola, rispetto alla gara di Supercoppa, potremmo avere qualche alternativa tattica in più, visto che in sua assenza abbiamo dovuto giocare con i tre schiacciatori ed ora nei posti quattro abbiamo alternative”.  Chissà se il feeling tecnico potrà ritrovarlo da subito con Alessia Orro: la palleggiatrice è rimasta a casa dalla vittoriosa trasferta di Latisana (domenica scorsa, 1-3 contro Talmassons) per un sovraccarico del ginocchio sinistro, ferma fino a domani (mercoledì), quando si valuterà la risposta del ginocchio. Rimane in dubbio in vista della gara di venerdì, ma è chiaro che le tante partite ravvicinate che portano al secondo trofeo dell’anno (il Mondiale) potrebbero indurre lo staff a una gestione in generale più accorta in questo periodo. Il che potrebbe voler dire, dunque, che l’impianto di squadra provvisorio, visto in queste settimane senza Egonu, potrebbe restare tale ancora per un po’. 

E non va neanche dimenticata l’assenza di Elena Pietrini (rientro a pieno regime previsto ancora tra qualche settimana per la banda azzurra, che causa operazione alla spalla destra ha dovuto rinunciare alla vittoriosa spedizione olimpica). “È inutile pensare al passato, noi dobbiamo essere brave sempre a prendere il massimo da ogni situazione, compresa quella attuale” riprende il tecnico milanese. “Da settembre non stiamo lavorando su un impianto stabile di squadra, e portare a casa tante vittorie non è scontato, ma le ragazze hanno mostrato voglia di vincere ogni partita. Se adesso arriva un periodo di tanti match e viaggi e pochi allenamenti, vorrà dire che ci costruiremo la nostra identità giocando. Questo dev’essere l’obiettivo, costruire una squadra; i presupposti ci sono tutti visto l’atteggiamento del gruppo nella fatica”. Costruzione che continuerà dal prossimo appuntamento di venerdì: “Misurarsi con Conegliano” conclude Lavarini “significa misurarsi con una squadra che gioca molto bene, e che nella sua crescita ha potuto gestire le forze al meglio. Un banco di prova importante, anche se poi tutti speriamo che le gare importante contro l’Imoco siano altre”. A cominciare dal Mondiale per club cinese.

Fonte: gazzetta.it