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Beijing 2022

Intervista ad Arianna Fontana: "Pechino 2022, la mia quinta Olimpiade"

Intervista ad Arianna Fontana: "Pechino 2022, la mia quinta Olimpiade"DAZN
Alla vigilia dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, Arianna Fontana presenta la sua quinta volta da mito vivente e praticante dello sport italiano, medaglia d'oro dello Short Track a PyeongChang: "Dopo l'ottava medaglia olimpica mi sono fermata per un anno, ma sapevo che sarei tornata e oggi sono pronta a mettere in pista una nuova versione di me".

Siamo alla vigilia dei Giochi Olimpici Invernali di Beijing 2022. Pechino e un’Italia d’ambizioni dorate. Un’Italia che vuole bissare le mirabili imprese di Tokyo 2020 schierando le sue atlete fra i Cinque Cerchi: Sofia Goggia, Federica Brignone e Marta Bassino sulle piste di sci alpino; Dorothea Wierer fra i poligoni olimpici; Michela Moioli da portabandiera e campionessa in carica di snowboard; Valentina Margaglio nello skeleton; Francesca Lollobrigida nel pattinaggio.

Campionesse di ghiaccio bollente e neve purissima, velocità e precisione, sulla scia delle mitiche Stefania Belmondo e Manuela Di Centa (10+7 medaglie nel fondo) e nel solco di un mito vivente e praticante dello sport italiano: Arianna Fontana alla quinta olimpiade da Torino 2006, vincitrice di 8 medaglie nello Short Track, campionessa olimpica dei 500 metri di Pyeongchang 2018. Un’icona che abbiamo intervistato perché è così che si nutrono i sogni d’inverno.

Arianna Fontana, "Una nuova versione di me"

Perché è con lei che vivremo le nostre notti bianche:

"Mi sento bene e le mie prime sensazioni sono anche migliori di quattro anni fa. Mi sono preparata nel migliore dei modi date le circostanze ambientali e “diplomatiche”, fra covid e una larga parte d’allenamento svolta in Ungheria, visto che al rientro in Italia non è stato facile e diciamo che non tutti in squadra erano felici del mio ritorno: del resto è sempre stata un po’ così. Dopo Pyeongchang mi sono presa un anno di pausa in cui non ho fatto niente, ma proprio zero! È stato un anno di scarico e riflessioni, ma sapevo che sarei tornata perché il mio allenatore (e marito Anthony Lobello, ndr) mi ha mostrato una nuova me: una nuova versione di me anche come atleta. Così ci siamo rimessi in gioco per capire a che livello sarei potuta tornare… E accettata la sfida, eccoci qui. Ci siamo e spero che saprò divertirmi giunta alla mia quinta olimpiade.

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Pechino 2022: Olimpiadi al femminile

I Giochi pechinesi faranno poi da rampa di lancio verso l’appuntamento di Milano-Cortina 2026, per cui Arianna Fontana s’è spesa in prima persona nei mesi decisivi per l’assegnazione, con molte atlete italiane fra note campionesse e stelle nascenti nel cielo d’inverno:

"Per ora sembra che saremo noi donne le protagoniste. Sono femminista e viva le donne, ma tifo ovviamente per tutti gli atleti azzurri perché vederli e vederci sul podio vengon sempre i brividi".

"Che donna sarò a Milano-Cortina 2026"

Ma che donna sarà Arianna Fontana dopo Pechino?

L’idea di continuare a pattinare c’è. È lì in un angolino, nutrita dall’idea di aver iniziato a Torino nel 2006. Esserci a Milano-Cortina vent’anni dopo come atleta sarebbe la chiusura di un cerchio perfetto e mai dire mai. Anche se non so se sarò lì come atleta o sotto altre vesti. Sono troppo concentrata su Pechino per pensarci, poi dovranno succedere e cambiare molte cose. E certi problemi in squadra andranno risolti".

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Pechino, Olimpiadi e Sportswashing

Infine, molti osservatori e cronisti prevedono, alla luce del caso Djokovic nei primi giorni dell’anno, che il 2022 sarà un anno di sport politicizzato come mai era accaduto nel nostro secolo. È un fenomeno chiamato Sportswashing che mette il fondotinta ai Paesi con una cattiva immagine e una fama peggiore ospitando eventi sportivi, o finanziandoli in maniera più o meno sfacciata, per ripulire la propria immagine pubblica sulla scena internazionale. È un anno che si chiuderà con i Mondiali di calcio in Qatar, dove l’omosessualità è ufficialmente proibita, e che dopo un Clásico preambolo a Gedda (Barcellona-Real Madrid in Supercoppa di Spagna) vivrà la sua grande cerimonia d’apertura nel cuore della Cina, stato-continente molto controverso in termini di diritti umani.

Così la pensa Arianna Fontana da simbolo dello sport italiano: "In un mondo ideale, la politica non dovrebbe avere mai a che fare con lo sport. Nel mondo reale, atleti come me hanno solo le Olimpiadi per quell’attimo d’espressione mondiale, un momento che si replica appena ogni quattro anni. Sappiamo quanto alcuni di loro abbiano sofferto negli anni in cui i Giochi sono stati boicottati, per esempio, ma specialmente in Cina, come in ogni altra parte del mondo, ci sono spettatori civili che meritano di godersi lo spettacolo.

E anche se i Giochi Olimpici di Pechino saranno quasi a porte chiuse per ragioni pandemiche, il messaggio è arrivato forte e chiaro. Da Arianna Fontana fuoriclasse senza mezzi termini, e anche fuori pista, delle brevi distanze.

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